6 dicembre 2016

GUIDA ALLA PRESCIISTICA: perché iniziare a sciare anche senza neve

Non è solo una questione di Benessere: lo sci più di altri sport richiede una buona preparazione fisica oltre che una tecnica dato il carico che impone sia ai muscoli che alle articolazioni. Non è solo una questione di “gesto atletico”, ma la stanchezza e la scarsa preparazione si possono trasformare in maggior rischio di infortuni per se stessi e per gli altri.

Spesso si pensa che solo gli arti inferiori siano sollecitati. Senza dubbio i muscoli delle gambe devono fare un gran lavoro, trasmettendo potenza sullo sci , direzionare, frenare e ammortizzare. E’ riduttivo pensare solamente a questi: gli addominali sono fondamentali per il mantenimento della centralità sullo sci. Infine la parte superiore del corpo permette di compensare agli spostamenti degli arti inferiori e lavora in sinergia con essi. 
Per questo lo sci è un’attività non solo divertente, ma anche completa. L’importante è partire preparati senza lasciare nulla all’improvvisazione.

Sono almeno quattro i fattori da considerare e i temi sui quali allenarci e il momento ideale per iniziare a farlo è 3-4 mesi prima della prima uscita:
POTENZA: aumentando la forza muscolare è possibile trasferire maggior potenza sullo sci. I vantaggi si riflettono su un maggior controllo, riuscire ad evitare ostacoli (un salto improvviso), avere più coordinazione nei movimenti.
RESISTENZA: per chi scia amatorialmente la resistenza è fondamentale, in quanto ci consente di goderci una pista senza doverci fermare a riprendere fiato. 
AGILITÀ’: la reattività e la prontezza con cui possiamo muoverci servono anche in questo caso per divertimento (più velocità nel cambio, più prontezza di riflessi) e sicurezza (evitare ostacoli improvvisi o non visti, recuperare errori tecnici).
EQUILIBRIO: è il fulcro della nostra capacità sugli sci dove, poiché al nostro corpo viene chiesto di adattare la posizione costantemente per compensare le sollecitazioni prodotte dalla pista.


Ricordate che l'allenamento deve essere graduale, non tutti i giorni sono "uguali" e la durata degli esercizi può variare a seconda della capacità fisica di ciascuna persona. Per questo è bene affidarsi a dei professionisti e stilare insieme un programma su misura.

Martina Marchiori