2 luglio 2013

La sindrome del Piriforme


La Sindrome del piriforme è un fastidio piuttosto subdolo. Il muscolo piriforme si trova in profondità nel gluteo, tanto nascosto che molti runners non solo non sanno, ma neppure si accorgono, della sua presenza. In caso di allenamento intenso e stretching insufficiente, però, il piriforme può irrigidirsi a tal punto da limitare il movimento della gamba. La Sindrome del piriforme si verifica quando il muscolo piriforme, situato nella cavità pelvica, esercita  una pressione sul nervo sciatico (il più lungo del corpo, responsabile della funzione motoria e sensoriale delle gambe), causando un dolore nella zona lombare irradiato alla gamba.

COME SI CURA
Per curare la sindrome del piriforme si riduce il chilometraggio, si può praticare più cross-training (pratica di più  sport contemporaneamente), applicare del ghiaccio sulla parte dolorante, fare esercizi di stretching per i muscoli  posteriori della coscia, per i muscoli piriforme e di “core stability” con l’aiuto della palla (vedi articolo "La natura dei Trigger Point nel trattamento del dolore muscolare"). Se la situazione non migliora nell’arco di qualche settimana o se il  dolore inizia a estendersi alla gamba e poi al piede, è bene consultare un medico. Si potrebbe essere affetti da sciatica, cioè da un’irritazione-infiammazione del nervo sciatico.

POCA FORZA E FLESSIBILITÀ
Quasi tutti i problemi alla parte alta delle gambe dei runners risultano da mancanza di forza e di flessibilità, dovuta principalmente a un allenamento eccessivamente intenso e non ben strutturato, oppure a variazioni poco opportune dello stesso. Per fortuna molti di essi possono essere evitati, da parte del runner, con programmi di allenamento adeguati alla propria struttura fisica, imparando a conoscere e ad ascoltare il proprio corpo e, quando necessario, a rispettarne i giusti tempi di recupero. In ogni caso è buona regola rafforzare i quadricipiti, i muscoli posteriori della coscia e i glutei.

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Giugno 2013

LA MIA OPINIONE
Il muscolo Piriforme origina dal margine laterale del sacro e per questo motivo molto spesso la sindrome del Piriforme può comportare delle lombalgie (=dolore nella zona lombare).
Queste si possono verificare quando il muscolo è retratto e di conseguenza il sacro viene allontanato dall'ileo causandone il dolore.
Se il cliente accusa un mal di schiena che ha inizio nella regione glutea (vicino le "due fossette") c'è la possibilità di trovarsi di fronte a una sofferenza sacro-iliaca. 
Le tecniche per favorire l'allungamento e il detensionamento del Piriforme sono molteplici: io trovo che quella più efficace sia l'automassaggio.
È possibile farlo con l'uso di una palla da tennis: da seduti, posizionare la palla circa a metà della natica sul lato che deve essere massaggiato e si muove il gluteo compiendo dei movimenti circolari e trasversali per favorire il trattamento.
In alternativa all'automassaggio si può svolgere stretching attivo e passivo, con l'aiuto di un'operatore, come si può vedere nella figura.


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