In un mondo in cui le risorse idriche sono sempre più scarse, sapere quale tipo di dieta abbia un impatto minore è quindi un'informazione importante per la gestione dell'ambiente.
Una ricerca pubblicata dalla rivista "Ecological Indicators" calcola diversi scenari di evoluzione della dieta per i cittadini europei. Per farlo i ricercatori hanno messo a confronto la dieta adottata in media dai cittadini dell'Unione Europea nel corso del decennio 1996-2005 con tre possibili regimi alimentari: una dieta "sana"con un ridotto consumo di carne, di zuccheri e di grassi di origine animale, una dieta vegetariana è una combinazione delle due.

Tutti gli scenari testati dai ricercatori rappresentano infatti un risparmio; in particolare, la più efficace sotto il profilo del risparmio idrico sarebbe una dieta vegetariana, in cui tutti i prodotti a base di pesce o carne fossero sostituiti da alimenti di origine vegetale, che porterebbe a una diminuzione del 38% del consumo di acqua.
Un regime alimentare con una minore presenza di carne, zuccheri e grassi animali sarebbe comunque sufficiente a ridurre i consumi del 23%, mentre una dieta semi-vegetariana porterebbe un risparmio del 30%. In molte aree dell'Unione le risorse idriche sono sottoposte a stress dovuto al prelievi eccessivi, e una gestione migliore potrebbe mitigarlo.
Inoltre, oggi l'Europa importa risorse idriche sotto forma di beni per cui processo di produzione è stata utilizzata acqua, una riduzione di un terzo della sua impronta idrica permetterebbe di non sfruttare più le risorse di altre aree del mondo.
Alessandro Delfanti
Le Scienze
Luglio 2013