La ricerca è stata condotta in un centro britannico per la cura dei disturbi del sonno su 26 volontari, tutti in buona salute, obbligati a dormire sei ore a notte per una settimana e,subito dopo, a rimanere svegli per 40 ore consecutive. Le osservazioni sono state di seguito confrontate con un gruppo di controllo, che ha potuto invece riposare serenamente dieci ore a notte. I risultati hanno evidenziato modifiche dell'attività trascrizionale di 711 geni: in alcuni casi la loro capacità di lavoro si è intensificata, in altri si è ridotta. Si tratta di geni con un ruolo nel controllo dell'omeostasi, l'equilibrio chimico-fisico dell'organismo, la cui alterazione può, pertanto, portare a obesità e a una riduzione delle capacità cognitive, con ricadute sui livelli di attenzione e memoria.
Le scienze
Aprile 2013