22 marzo 2016

Catene cinetiche: siamo segmenti o anelli di una catena?

Vi siete mai chiesti che cosa sono le “catene cinetiche” o le “catene muscolari”?



Questi termini vengono spesso utilizzati dai professionisti come fisioterapisti, personal trainer, tutti coloro che hanno ha che fare con lo sport o il benessere delle persone.
In questo articolo cercherò di spiegarvi in termini semplici che cosa sono e la loro funzione.

La parola cinetica deriva dal greco " kinetikos " che significa movimento e quindi movimento dei muscoli.
La catena cinetica è un insieme di segmenti rigidi rappresentati dalle ossa uniti tramite delle giunzioni mobili chiamate articolazioni, dai legamenti, dai muscoli e dai nervi. La catena è molto utile per interpretare il movimento dello sportivo e la sua postura.

Esistono molte catene cinetiche e sono tutte interconnesse al fine di compiere azioni nella maniera più economica senza creare scompensi.

Spesso i muscoli tendono a perdere la loro elasticità, anche a causa dello stress, della postura scorretta e della breve respirazione toracica. Tutto questo può provocare danni a livello posturale e quindi avremo:

·         Dolori del rachide (cervicali, dorsali, lombari, sacrali)
·         Dolori articolari (anca, ginocchio, piede)
·         Deformazione della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, iperlordosi).

La soluzione per evitare questi dolori è effettuare dello stretching di allungamento decompensato, il metodo più utilizzato sono le tre squadre di Mezieres:

·         Squadra I: stendersi proni con le gambe totalmente attaccate alla parete.
·         Squadra II: sedersi con la schiena attaccata al muro, gambe stese.
·         Squadra III: da ritti, con gambe tese, piegare il busto di 90gradi e cercare di toccarsi i piedi con le mani.

Un altro metodo utilizzato è il Metodo Pancafit che tutt'ora eseguo per riequilibrare eventuali scompensi postularali.
Anch'io la uso per ricercare gli adattamenti per una postura sempre al top...ecco come!








La postura esprime il nostro vissuto e per questo è sempre bene prendercene cura.

Martina Marchiori
Giulia Cavaliere