15 ottobre 2013

Scoperta nel cervello la centralina che"spegne"la fame


ROMA -  Un interruttore che spegne la fame.  Un sogno per molte persone che ogni giorno combattono con i problemi di peso. Un gruppo di scienziati americani ha appena identificato la 'centralina' del cervello collegata all'appetito. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature dall'équipe coordinata dal professor Richard Palmiter, dell'Università di Washington a Seattle. In futuro potrebbe aiutare a mettere a punto nuove terapie per stimolare o sopprimere il senso di appetito e per curare in particolare i disturbi alimentari.

La 'centralina' controlla un gruppo di cellule nervose e, quando funziona correttamente, ha il compito di frenare la voglia di cibo dopo i pasti o quando non è sano mangiare, come per esempio durante una malattia o quando nel cibo si avverte la presenza di tossine. Questi neuroni si trovano in un'area chiamata nucleo parabrachiale del tronco encefalico, una regione che regola il gusto, l'apporto di sodio, il dolore, e già nota anche per il suo ruolo nel controllo dell'appetito ma finora non si era riusciti a comprendere quali fossero in modo preciso le cellule e i meccanismi coinvolti. 


In questo modo lo studio conferma la base neurologica dei disturbi alimentari e il loro collegamento con le emozioni e può aprire la strada a nuove cure per queste malattie. E' importante, sottolinea Strata, aver identificato anche la molecola espressa da queste cellule perché si conosce ancora più nello specifico il bersaglio che si potrebbe andare a colpire.

Solo pochi mesi fa un gruppo di ricercatori italiani aveva invece identificato l'interruttore da disattivare nel cervello per spegnere la sindrome dell'abbuffata, l'ormone dell'ansia 'CRF'. Lo studio è stato condotto da Valentina Sabino e Pietro Cottone della Boston University, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology(V.P.)


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