27 dicembre 2013
10 vero o falso: SI FA PRESTO A DIRE BIOLOGICO
1. L'agricoltura biologica non fa uso di pesticidi: VERO
L'agricoltura biologica non può far uso di pesticidi di sintesi, ma ne utilizza alcuni di origine naturale.
Alcuni prodotti naturali ammessi sono la famiglia di molecole chiamate piretrine, lo spinosad, il Batterio Bacillus huringiensis, oppure alcune sostanze usate tradizionalmente quando il solfato e l'idrossido di rame, lo zolfo, alcuni oli minerali e così via.
2.L'agricolutra biologica ha rese confrontabili a quella convenzionale: DIPENDE
Le rese per ettaro dell'agricoltura biologica sono solitamente più basse di quelle dell'agricoltura convenzionale, ma molto dipende dal tipo di coltura e dalle condizioni ambientali.
3. I prodotti biologici hanno migliori proprietà nutrizionali: FALSO
Il rapporto della Food Agency britannica di tutti gli articoli scientifici pubblicati dal 1958 afferma: "Per la maggioranza dei nutrienti esaminati non è stata rilevata una differenza nel contenuto di nutrienti e altre sostanze tra prodotti biologici e convenzionali siano largamente confrontabili.
4.I prodotti biologici hanno meno residui di pesticidi: VERO
5. I prodotti biologici sono più sicuri di quelli convenzionali: FALSO
La certificazione biologica di un prodotto garantite che durante la coltivazione o la produzione siano state rispettate le varie normative e i regolamenti. Per esempio che non siano stati utilizzati fertilizzanti di sintesi o fitofarmaci non ammessi.
6. L'agricoltura biologica promuove la biodiversità: VERO
7. L'agricoltura biologica ha un'impatto ambientale minore: DIPENDE
Diversi studi mettono in evidenza come le pratiche dell'agricolutra biologica abbiano in genere un impatto positivo sull'ambiente per unità di superficie ma, a causa delle minori rese, non necessariamente per unità di prodotto. In altre parole, un'azienda agricola che produce ortaggi può, a parità di superficie coltivata, rilasciare meno azoto nella falda, ma ogni singolo ortaggio raccolto nei suoi campi potrebbe avere un impatto sulla falda maggiore di un analogo prodotto in modo convenzionale.
8.I prodotti biologici sono più contaminati di micotossine: FALSO
Le micotossine sono sostanze tossiche prodotti da alcuni funghi o muffe in condizioni climatiche favorevoli che possono contaminare cereali e derivati, arachidi, semi oleosi e altri prodotti agricoli. E' diffuso il timore che i cereali biologici possono essere più predisposti alla contaminazione da micotissine a causa della limitata protezione delle colture biologiche dall'attacco di funghi e muffe.
9. La produzione biologica in Italia è in continua crescita: FALSO
In Italia i consumi di prodotti alimentari biologici rappresentano l'1,45% del totale. Ha avuto uno sviluppo molto rapido per tutti gli anni Novanta del XX secolo. In seguito il numero degli operatori è diminuito, per arrivare a stabilizzarsi attorno ai 50000 negli ultimi otto anni, mentre la superficie coltivata si è stabilizzata a valori poco inferiori ai massimi raggiunti nel 2001.
10. L'agricoltura biologica non può fare uso di OGM: VERO
Dario Bressanini
da "Le Scienze"
Novembre 2013
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OGM,
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Stile di vita
18 dicembre 2013
I 10 "Super Cibi" contro lo stress delle feste
Per superare l’inverno e le festività natalizie senza stress e senza strafare con i cibi, può essere d’aiuto l’alimentazione, in particolare i dieci «super-cibi» elencati dai nutrizionisti della Washington University: utili per la salute perché aiutano a riposare meglio e combattono l’ansia che fa mangiare troppo e male, soprattutto nei periodi di festa.
1. I cereali integrali e il pane integrale;
2. Una tazza di tè caldo;
3. La frutta secca, e in particolare noci, mandorle e pistacchi;
4. I cibi ricchi di vitamina C, come arance, mirtilli e fragole;
5. Il cioccolato fondente (da assumere nelle giuste porzioni);
6. Il pesce ricco di grassi Omega-3, come sardine, salmone e tonno;
7. Una tazza di latte caldo;
8. Verdure fresche e croccanti, come carote, sedano e insalata;
9. L'acqua, che d’inverno si tende a trascurare;
10 L'avocado, ricco di potassio.

I BENEFICI - «Si tratta di cibi che danno un maggiore senso di sazietà e fanno masticare a lungo, riducendo i livelli di ansia e scacciando il desiderio di continuare a mangiare - sottolinea Connie Diekman, direttore del Dipartimento di nutrizione della Washington University -. Mantengono i giusti livelli di zucchero nel sangue, abbassano la glicemia, possiedono effetti antinfiammatori e aumentano i livelli di serotonina che ha riconosciuti effetti calmanti. Infine hanno effetti benefici sulle funzioni cerebrali. Le bevande calde infine facilitano il sonno». Diekman ha invitato gli studenti dell’ateneo a sperimentare i 10 «super-food» durante le vacanze natalizie.
Dicembre 2013
Www.corriere.it
1. I cereali integrali e il pane integrale;
2. Una tazza di tè caldo;
3. La frutta secca, e in particolare noci, mandorle e pistacchi;
4. I cibi ricchi di vitamina C, come arance, mirtilli e fragole;
5. Il cioccolato fondente (da assumere nelle giuste porzioni);
6. Il pesce ricco di grassi Omega-3, come sardine, salmone e tonno;
7. Una tazza di latte caldo;
8. Verdure fresche e croccanti, come carote, sedano e insalata;
9. L'acqua, che d’inverno si tende a trascurare;
10 L'avocado, ricco di potassio.
I BENEFICI - «Si tratta di cibi che danno un maggiore senso di sazietà e fanno masticare a lungo, riducendo i livelli di ansia e scacciando il desiderio di continuare a mangiare - sottolinea Connie Diekman, direttore del Dipartimento di nutrizione della Washington University -. Mantengono i giusti livelli di zucchero nel sangue, abbassano la glicemia, possiedono effetti antinfiammatori e aumentano i livelli di serotonina che ha riconosciuti effetti calmanti. Infine hanno effetti benefici sulle funzioni cerebrali. Le bevande calde infine facilitano il sonno». Diekman ha invitato gli studenti dell’ateneo a sperimentare i 10 «super-food» durante le vacanze natalizie.
Dicembre 2013
Www.corriere.it
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10 dicembre 2013
Spolverare, pulire, stirare: non sono uno sport
Le faccende domestiche non sono un buon sostituto della palestra. Eppure, secondo uno studio pubblicato sulla rivista online BMC Public Health, non sono in pochi a ritenere che pulire i pavimenti, stirare o potare le rose abbia lo stesso effetto di un’ora di jogging o di cyclette. E, sebbene l’indagine sia stata condotta nell’Irlanda del Nord, è molto probabile che un’idea simile sia ben radicata anche da noi, dove, secondo gli ultimi dati Istat, il 40 per cento della popolazione non pratica alcuno sport.
SFORZO INTENSO - «Nell’intento di incoraggiare chi è sedentario a muoversi almeno un poco, molta enfasi è stata posta in questi anni su forme di esercizio fisico che possono essere incluse senza troppi sforzi nella normale routine quotidiana - si legge nello studio -. Questo approccio comprende la promozione del fai-da-te, dei lavori domestici, del giardinaggio, delle piccole riparazioni in casa. Eppure, sebbene ci siano molti studi che hanno associato lo sport a una riduzione della mortalità per tutte le cause, i vantaggi che queste occupazioni possono portare alla salute sono davvero molto dubbi». Diverse ricerche, anzi, dimostrano che qualche beneficio si riscontra soltanto per quei pochi lavori che richiedono uno sforzo fisico intenso - come tagliare l’erba, scavare in giardino o spalare la neve - mentre spazzare, stirare, spolverare o piantare chiodi non darebbe alcun giovamento, né aiuterebbero a tenere sotto controllo l’ago della bilancia.
INDICE DI MASSA CORPOREA - Insomma, avvertono i ricercatori: «Possono essere considerate utili soltanto quelle attività che determinano un’accelerazione della respirazione e del battito cardiaco». La controprova è contenuta nello stesso articolo di BMC Public Health: a una maggiore quantità di tempo trascorsa fra scope, ferri da stiro, pennelli, seghetti e innaffiatoi non corrisponde infatti una migliore forma fisica. Anzi, esattamente il contrario: il valore dell’indice di massa corporea tende a essere maggiore in chi riferisce di essere più spesso occupato nelle attività casalinghe.
Margherita Frontewww.repubblica.it
Novembre 2013
SFORZO INTENSO - «Nell’intento di incoraggiare chi è sedentario a muoversi almeno un poco, molta enfasi è stata posta in questi anni su forme di esercizio fisico che possono essere incluse senza troppi sforzi nella normale routine quotidiana - si legge nello studio -. Questo approccio comprende la promozione del fai-da-te, dei lavori domestici, del giardinaggio, delle piccole riparazioni in casa. Eppure, sebbene ci siano molti studi che hanno associato lo sport a una riduzione della mortalità per tutte le cause, i vantaggi che queste occupazioni possono portare alla salute sono davvero molto dubbi». Diverse ricerche, anzi, dimostrano che qualche beneficio si riscontra soltanto per quei pochi lavori che richiedono uno sforzo fisico intenso - come tagliare l’erba, scavare in giardino o spalare la neve - mentre spazzare, stirare, spolverare o piantare chiodi non darebbe alcun giovamento, né aiuterebbero a tenere sotto controllo l’ago della bilancia.
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29 novembre 2013
Alimentazione antinfiammatoria e prevenzione dagli infortuni
Il rischio di infortuni nello sport può essere accresciuto dall'infiammazione silente ( o cellulare o sistemica o di basso grado).
Ci sono fattori alimentari che determinano il suo aumento come l'abbondante consumo di Acidi Grassi OMEGA-6 e di cibi amidacei raffinati (ad "alto indice glicemico").
I fattori alimentari che, al contrario tendono a diminuire lo stato infiammatorio dell'organismo sono in particolare gli acidi grassi OMEGA-3 (Presenti in certi pesci) e i polifenoli, le sostanze che danno colore alla frutta e alla verdura. Partendo da ciò, saranno forniti consigli alimentari per diminuire lo stato infiammatorio dell'organismo e per ridurre così il rischio di infortuni da microtrauma ripetuto e da lesioni muscolari.
Quale alimentazione adottare per limitare il rischio di infortuni?
Ci sono fattori alimentari che determinano il suo aumento come l'abbondante consumo di Acidi Grassi OMEGA-6 e di cibi amidacei raffinati (ad "alto indice glicemico").
I fattori alimentari che, al contrario tendono a diminuire lo stato infiammatorio dell'organismo sono in particolare gli acidi grassi OMEGA-3 (Presenti in certi pesci) e i polifenoli, le sostanze che danno colore alla frutta e alla verdura. Partendo da ciò, saranno forniti consigli alimentari per diminuire lo stato infiammatorio dell'organismo e per ridurre così il rischio di infortuni da microtrauma ripetuto e da lesioni muscolari.
Quale alimentazione adottare per limitare il rischio di infortuni?
- Consumare abitualmente pesce (vedi Tabella A) o assumere capsule di olio di pesce concentrato e raffinato.
- Consumare abitualmente tanta verdura e frutta: una dose abbondante di verdura colorata va assunta a pranzo e a cena; in tali pasti principali (e/o nella prima colazione o negli spuntini) va inserita sempre un po' di frutta, meglio nostrana e di stagione; i frutti di bosco contengono polifenoli molto validi.
- Ridurre nettamente il consumo gli alimenti ricchi di amidi raffinati, come cerali del mattino, patatine confezionate, merendine e bibite dolci; prendere porzioni limitate di riso, pane bianco, biscotti, dolci e pasta; la tabella B ti permette di calcolare l'indice glicemico di ciò che si mangia.
- Diminuire il consumo di cibi contenenti oli vegetali o margarine; è sempre bene osservare le etichette dei prodotti e controllare se fra gli ingredienti sono presenti oli vegetali, nel qual caso è meglio evitarlo dal proprio piano alimentare.
- Ridurre il consumo di grassi saturi, specie nelle parti più palesemente grasse delle carni dei mammiferi di terra; cme fonti proteiche preferite di pesce, le carni bianche e magre, gli affettati magri (bresaola, prosciutto crudo e cotto sgrassati, fesa di tacchino), alcuni formaggi e i prodotti a base di proteine di soia.
Enrico Arcelli e Elena Casiraghi
da Rivita (Scienza e Sport)
Ott-Nov-Dic 2013
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Stile di vita
26 novembre 2013
Appuntamento al buio
Finito ottobre, finita l'ora legale. Tutti gli anni quando sposto indietro di 60 minuti le lancette dell'orologio, so dire addio alla possibilità di correre alla sera con ancora un po' di luce. Certo, le giornate che si accorciano potrebbero rappresentare un'ottima scusa per rallentare, se non addirittura sospendere le nostre corse fino a primavera. Ma in realtà basta sapersi organizzare per riuscire a correre anche con il buio in modo piacevole e sicuro.
RENDITI VISIBILE
Se corri in strada, assicurati di scegliere percorsi ben illuminati e di renderti facilmente individuabile dagli automobilisti. Indossa fasce riflettenti o led luminosi in vita, sul braccio o sulla testa. Oppure utilizza gilet, giacchini, maglie e fuseaux con inserti riflettenti e/o di colore giallo o arancio fluorescente. Ci sono anche modelli di scarpe da running realizzati appositamente in versione fluorescente per apumentare la visibilità del corridore.
CORRI SU ASFALTO O SU UN ALTRO FONDO REGOLARE
Scegli percorsi dove sai di non trovare buche, sassi o asperità insidiose. Se l'illuminazione è carente, ricorri a una lampada frontale da sport che rischiari il tracciato davanti a te.
PROCEDI NELLA DIREZIONE OPPOSTA RISPETTO AL TRAFFICO
In questo modo potrai controllare meglio le auto che sopraggiungono e, nel caso, evitarle.
ESCI IN GRUPPO
Correre con uno o più compagni aumenta la tua visibilità e anche la tua sicurezza.
LASCIA A CASA L'MP3
In condizione di poca visibilità è importante che tu possa contare su tutti i tuoi sensi, sull'udito prima di tutto.
VAI AL CAMPO DI ATLETICA
Se non hai compagni di allenamento o al buio, non ti senti più sicuro a correre sul solito tracciato, infornati per accedere al campo di atletica più vicino a casa. Magari girare sempre sul prato attorno alla pista o nelle ultime corsie dell'anello potrà sembrarti noioso, ma in questo modo sarai lontano dal traffico, in un posto tranquillo, frequentato da altri runners come te e ben illuminato.
ISCRIVITI A UNA PALESTRA
Se proprio non te la senti di uscire, rivolgiti a un centro fitness e corri su un tapis roulant. Oppure programma di acquistarne uno e metterlo in casa. In questo modo potrai allenarti in qualsiasi ora del giorno, anche la sera tardi, e con qualsiasi condizione meteo.
NIENTE RISCHI
Soprattutto se sei una donna, non esporti a inutili rischi. Col buio corri solo in posti che conosci, ben illuminati, dove ci sia gente e possibilmente in compagnia. Quando esci per l'allenamento lascia detto dove hai intenzione di andare e porta con te un cellulare.
Magda Maiocchi
Rivista "Runner"
Novembre 2013
RENDITI VISIBILE
Se corri in strada, assicurati di scegliere percorsi ben illuminati e di renderti facilmente individuabile dagli automobilisti. Indossa fasce riflettenti o led luminosi in vita, sul braccio o sulla testa. Oppure utilizza gilet, giacchini, maglie e fuseaux con inserti riflettenti e/o di colore giallo o arancio fluorescente. Ci sono anche modelli di scarpe da running realizzati appositamente in versione fluorescente per apumentare la visibilità del corridore.
CORRI SU ASFALTO O SU UN ALTRO FONDO REGOLARE
Scegli percorsi dove sai di non trovare buche, sassi o asperità insidiose. Se l'illuminazione è carente, ricorri a una lampada frontale da sport che rischiari il tracciato davanti a te.
PROCEDI NELLA DIREZIONE OPPOSTA RISPETTO AL TRAFFICO
In questo modo potrai controllare meglio le auto che sopraggiungono e, nel caso, evitarle.
ESCI IN GRUPPO
Correre con uno o più compagni aumenta la tua visibilità e anche la tua sicurezza.
LASCIA A CASA L'MP3
In condizione di poca visibilità è importante che tu possa contare su tutti i tuoi sensi, sull'udito prima di tutto.
VAI AL CAMPO DI ATLETICA
Se non hai compagni di allenamento o al buio, non ti senti più sicuro a correre sul solito tracciato, infornati per accedere al campo di atletica più vicino a casa. Magari girare sempre sul prato attorno alla pista o nelle ultime corsie dell'anello potrà sembrarti noioso, ma in questo modo sarai lontano dal traffico, in un posto tranquillo, frequentato da altri runners come te e ben illuminato.
ISCRIVITI A UNA PALESTRA
Se proprio non te la senti di uscire, rivolgiti a un centro fitness e corri su un tapis roulant. Oppure programma di acquistarne uno e metterlo in casa. In questo modo potrai allenarti in qualsiasi ora del giorno, anche la sera tardi, e con qualsiasi condizione meteo.
NIENTE RISCHI
Soprattutto se sei una donna, non esporti a inutili rischi. Col buio corri solo in posti che conosci, ben illuminati, dove ci sia gente e possibilmente in compagnia. Quando esci per l'allenamento lascia detto dove hai intenzione di andare e porta con te un cellulare.
Magda Maiocchi
Rivista "Runner"
Novembre 2013
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Metodologia dell'allenamento,
Stile di vita
22 novembre 2013
10 VERO O FALSO sugli OGM
1. Gli OGM sono sterili: FALSO
Alcune piante comunemente coltivate, come il banano e l'uva senza semi, sono sterili. Al contrario, nessun OGM in commercio è sterile, e per questo motivo vengono suggerite norme di coesistenza, quali distanze di sicurezza da rispettare, per evitare che il polline di una pianta geneticamente modificata possa impollinare una pianta analoga coltivata in modo biologico o convenzionale.
2. I semi GM si devono comprare ogni anno: DIPENDE
E' quasi un secolo che in agricoltura sono stati introdotti i semi ibridi. Questi semi, altamente produttivi, sono un incrocio tra due linee genetiche pure. Purtroppo, riutilizzando i semi del raccolto per una nuova semina buona parte delle piante ottenute non avrebbe le caratteristiche di quelle originale.
Per questo motivo gli agricoltori preferiscono riacquistare i semi ibridi ogni anno.
Per quel che riguarda gli OGM, le culture non ibride, come la soia, potrebbero essere riseminate, ma le aziende produttrici OGM vietano questa pratica e quindi impongono il riacquisto ogni anno.
In generale, nell'agricoltura moderna si preferisce comprare sempre di più anche i semi non ibridi da produttori specializzati in modo che siano esenti da virus, da alta germinabilità e con caratteristiche qualitative più alte.
3. Gli OGM sono resistenti ai diserbanti: FALSO
La resistenza a un particolare diserbante è solo uno dei tratti che possono acquistare le piante geneticamente modificate. Gli OGM resistenti ai diserbanti sono stati tra i primi a essere messi in commercio. Di contro, esistono anche culture non OGM con altre caratteristiche come la resistenza ad alcuni insetti, una composizione chimica e nutrizionale modificata, una difesa dagli attacchi di alcuni virus vegetali, una maggiore sopportazione degli stress idrici e altro ancora.
4. La tossina prodotta dagli OGM di tipo Bt è innocuo per l'uomo: VERO
Il bacillius thuringiensis, un batterio comunemente presente nel suolo, produce una serie di proteine tossiche per diverse specie di insetti. Queste tossine sono talmente innocue per i mammiferi e altri animali superiori grazie al loro particolare meccanismo d'azione, perché l'ambiente acido del nostro sistema digerente degrada queste proteine. Data l'innocuità per l'uomo, l'agricoltura biologica utilizza ampiamente questo batterio, o le sue spore, come insetticida sotto forma di spray o polvere.
5. In Italia è vietato utilizzare gli OGM: DIPENDE
Al momento in Italia è proibito utilizzare gli OGM. Alcuni agricoltori ritengono che questo sia in conflitto con il diritto comunitario, e pensano che si possano seminare anche in Italia tutti gli OGM approvati per la coltivazione nell'Unione Europea, in particolare il mais MON810 resistente alla piralide, un insetto parassita.
L'importazione di OGM approvati dall'UE, una trentina, è invece autorizata. In particolare l'Italia importa una grande quantità di soia GM per produrre mangimi per uso zootecnico. Le filiere di molti prodotti italiani, anche DOP come il Parmigiano Reggiano, utilizzano ampiamente mangimi contenenti soia geneticamente modificata.
6. Gli OGM non aumentano le rese: VERO
Nessun OGM in commercio a oggi è stato modificato esplicitamente per aumentare direttamente le rese per ettaro. Gli scienziati non ancora hanno trovato il modo di aumentare le rese semplicemente inserendo uno o pochi geni, e non è detto che questo si potrà fare in futuro. Gli OGM in commercio sono stati pensati per portare vantaggi agli agricoltori, sia attraverso una facilità di gestione delle coltivazioni sia attraverso una riduzione dei costi per fitofarmaci.
7. Gli OGM sono indispensabili nella lotta alla fame nel mondo: FALSO
La fame nel mondo è un problema principalmente economico e sociale, e non esiste un singolo strumento o una singola tecnologia che possa risolverlo.
La tecnologia per creare nuovi OGM è relativamente poco costosa, e molti paesi poveri o in via di sviluppo stanno mettendo a punto i loro OGM per risolvere problemi agronomici locali.
8. Gli OGM sono incompatibili con i prodotti tipici: FALSO
Sin dal 1996, anno che segna l'inizio delle coltivazioni transegniche, le grandi multinazionali agrobiotech si sono concentrate nel produrre OGM adatti alle grandi monocolture, com la soia, il mais o il cotone, introducendo caratteristiche desiderabili per quegli agricoltori. Tuttavia è possibile utilizzare tecniche di ingegneria genetica anche per modificare piante di culture tipiche, allo scopo di risolvere particolari problemi agronomici su piccola scala.
9.Con l'introduzione degli OGM l'uso mondiale dei pesticidi è aumentato: FALSO
E' necessario distinguere tra erbicidi e insetticidi, e tenere presenti la diverse tossicità degli agrofarmaci considerati. L'introduzione delle piante geneticamente modificate resistenti ai diserbanti ha portato come effetto principale una sostituzione di erbicidi più tossici, come l'atrazina, con altri a largo spettro meno tossici, come il gliofosfate, congiuntamente a una riduzione nei trattamenti per ettaro. Tuttavia la facilità di impiego di questi OGM ne ha aumentato molto la diffusione, e quindi il consumo globale di gliofosate è aumentato. Se invece si considerano le piante modificate per resistere ad alcuni tipi di insetti, queste per definizione necessitano di molti meno trattamenti insetticidi, e quindi la loro diffusione, specialmente per cotone e il mais, ha portato una considerevole riduzione dell'uso di insetticidi.
10. Gli OGM rappresentano una minaccia per la biodiversità: DIPENDE
Per biodiversità si intende l'insieme delle diverse specie viventi. In questo caso possiamo considerare le diverse specie che vivono su un campo coltivato.
L'uso di diserbanti ad ampio spettro può ridurre la biodiversità , rappresentata anche dalle piante infestanti di altre specie presenti in campo e dagli animali che se ne cibano.
Se consideriamo la biodiversità agricola, intesa come delle varietà coltivate, l'uso degli OGM è sostanzialmente neutro, perché le caratteristiche desiderate vengono aggiunte alle varietà preesistenti.
Dario Bressanini
Da "Le scienze"
Novembre 2013
Alcune piante comunemente coltivate, come il banano e l'uva senza semi, sono sterili. Al contrario, nessun OGM in commercio è sterile, e per questo motivo vengono suggerite norme di coesistenza, quali distanze di sicurezza da rispettare, per evitare che il polline di una pianta geneticamente modificata possa impollinare una pianta analoga coltivata in modo biologico o convenzionale.
2. I semi GM si devono comprare ogni anno: DIPENDE
E' quasi un secolo che in agricoltura sono stati introdotti i semi ibridi. Questi semi, altamente produttivi, sono un incrocio tra due linee genetiche pure. Purtroppo, riutilizzando i semi del raccolto per una nuova semina buona parte delle piante ottenute non avrebbe le caratteristiche di quelle originale.
Per questo motivo gli agricoltori preferiscono riacquistare i semi ibridi ogni anno.
Per quel che riguarda gli OGM, le culture non ibride, come la soia, potrebbero essere riseminate, ma le aziende produttrici OGM vietano questa pratica e quindi impongono il riacquisto ogni anno.
In generale, nell'agricoltura moderna si preferisce comprare sempre di più anche i semi non ibridi da produttori specializzati in modo che siano esenti da virus, da alta germinabilità e con caratteristiche qualitative più alte.
3. Gli OGM sono resistenti ai diserbanti: FALSO
La resistenza a un particolare diserbante è solo uno dei tratti che possono acquistare le piante geneticamente modificate. Gli OGM resistenti ai diserbanti sono stati tra i primi a essere messi in commercio. Di contro, esistono anche culture non OGM con altre caratteristiche come la resistenza ad alcuni insetti, una composizione chimica e nutrizionale modificata, una difesa dagli attacchi di alcuni virus vegetali, una maggiore sopportazione degli stress idrici e altro ancora.
4. La tossina prodotta dagli OGM di tipo Bt è innocuo per l'uomo: VERO
Il bacillius thuringiensis, un batterio comunemente presente nel suolo, produce una serie di proteine tossiche per diverse specie di insetti. Queste tossine sono talmente innocue per i mammiferi e altri animali superiori grazie al loro particolare meccanismo d'azione, perché l'ambiente acido del nostro sistema digerente degrada queste proteine. Data l'innocuità per l'uomo, l'agricoltura biologica utilizza ampiamente questo batterio, o le sue spore, come insetticida sotto forma di spray o polvere.
5. In Italia è vietato utilizzare gli OGM: DIPENDE
Al momento in Italia è proibito utilizzare gli OGM. Alcuni agricoltori ritengono che questo sia in conflitto con il diritto comunitario, e pensano che si possano seminare anche in Italia tutti gli OGM approvati per la coltivazione nell'Unione Europea, in particolare il mais MON810 resistente alla piralide, un insetto parassita.
L'importazione di OGM approvati dall'UE, una trentina, è invece autorizata. In particolare l'Italia importa una grande quantità di soia GM per produrre mangimi per uso zootecnico. Le filiere di molti prodotti italiani, anche DOP come il Parmigiano Reggiano, utilizzano ampiamente mangimi contenenti soia geneticamente modificata.
6. Gli OGM non aumentano le rese: VERO
Nessun OGM in commercio a oggi è stato modificato esplicitamente per aumentare direttamente le rese per ettaro. Gli scienziati non ancora hanno trovato il modo di aumentare le rese semplicemente inserendo uno o pochi geni, e non è detto che questo si potrà fare in futuro. Gli OGM in commercio sono stati pensati per portare vantaggi agli agricoltori, sia attraverso una facilità di gestione delle coltivazioni sia attraverso una riduzione dei costi per fitofarmaci.
7. Gli OGM sono indispensabili nella lotta alla fame nel mondo: FALSO
La fame nel mondo è un problema principalmente economico e sociale, e non esiste un singolo strumento o una singola tecnologia che possa risolverlo.
La tecnologia per creare nuovi OGM è relativamente poco costosa, e molti paesi poveri o in via di sviluppo stanno mettendo a punto i loro OGM per risolvere problemi agronomici locali.
8. Gli OGM sono incompatibili con i prodotti tipici: FALSO
Sin dal 1996, anno che segna l'inizio delle coltivazioni transegniche, le grandi multinazionali agrobiotech si sono concentrate nel produrre OGM adatti alle grandi monocolture, com la soia, il mais o il cotone, introducendo caratteristiche desiderabili per quegli agricoltori. Tuttavia è possibile utilizzare tecniche di ingegneria genetica anche per modificare piante di culture tipiche, allo scopo di risolvere particolari problemi agronomici su piccola scala.
9.Con l'introduzione degli OGM l'uso mondiale dei pesticidi è aumentato: FALSO
E' necessario distinguere tra erbicidi e insetticidi, e tenere presenti la diverse tossicità degli agrofarmaci considerati. L'introduzione delle piante geneticamente modificate resistenti ai diserbanti ha portato come effetto principale una sostituzione di erbicidi più tossici, come l'atrazina, con altri a largo spettro meno tossici, come il gliofosfate, congiuntamente a una riduzione nei trattamenti per ettaro. Tuttavia la facilità di impiego di questi OGM ne ha aumentato molto la diffusione, e quindi il consumo globale di gliofosate è aumentato. Se invece si considerano le piante modificate per resistere ad alcuni tipi di insetti, queste per definizione necessitano di molti meno trattamenti insetticidi, e quindi la loro diffusione, specialmente per cotone e il mais, ha portato una considerevole riduzione dell'uso di insetticidi.
10. Gli OGM rappresentano una minaccia per la biodiversità: DIPENDE
Per biodiversità si intende l'insieme delle diverse specie viventi. In questo caso possiamo considerare le diverse specie che vivono su un campo coltivato.
L'uso di diserbanti ad ampio spettro può ridurre la biodiversità , rappresentata anche dalle piante infestanti di altre specie presenti in campo e dagli animali che se ne cibano.
Se consideriamo la biodiversità agricola, intesa come delle varietà coltivate, l'uso degli OGM è sostanzialmente neutro, perché le caratteristiche desiderate vengono aggiunte alle varietà preesistenti.
Dario Bressanini
Da "Le scienze"
Novembre 2013
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Stile di vita
21 novembre 2013
PROMOZIONE NATALIZIA
Regala una nuova esperienza di Benessere!
Hai una zia con il mal di schiena?
Tua madre vuole rimettersi in forma?
Tuo fratello non ha mai fatto sport e vorrebbe iniziare?
Il tuo ragazzo vuole perdere la pancia?
Non sai più cosa regalare alla tua migliore amica?
Immagina un Natale...Fatto su misura per chi vuoi bene!
Per avere altre informazioni contattami attraverso la mia pagina Facebook PT Martina Marchiori
oppure
all'indirizzo mail marchiori.martina@gmail.com
19 novembre 2013
Ritrova la tua energia: SCONFIGGI L'ANSIA
L'ansia è un naturale meccanismo di difesa attivato dall'organismo per gestire lo stress che genera un miglioramento della concentrazione, della memoria e della tensione muscolare, permettendo così al corpo di affrontare le difficoltà quotidiane. L'ansia diventa patologica quando l'organismo si trova sempre in allerta. Questo produce un disagio psicologico caratterizzato da angoscia, tremori,tachicardia, sudorazione fino all'attacco di panico.
La mancanza di una valvola di sfogo a livello sia emotivo che fisico causa una insana concentrazione di energia nell'organismo che ne altera le funzioni primarie.
Come fare per eliminare l'energia in eccesso?
Una vita sedentaria e una scarsa attività fisica ne sono le cause principali. Uno dei segreti è quindi il MOVIMENTO: leggero, regolare, senza esagerare, a seconda della fascia d'età e delle proprie capacità. L'attività fisica esaurisce l'energia in eccesso migliorando l'ossigenazione del sangue, l'attività dei neuroni e aumentando il rilascio di endorfine. Inoltre impedisce alla mente di prendere il sopravvento, in altre parole: fare movimento significa "non pensare".
RICONNETTITI ALLA NATURA. Per ritrovare lucidità mentale è fondamentale ricercare il contatto con la terra. Favorite quindi il contatto con la natura: occupatevi delle vostre piante, passeggiate nel parco. Prendere confidenza con la terra e con le piante aumenterà la vostra stabilità emotiva e concretezza.
A GRANDE STRESS, GRANDE RIPOSO. Viviamo una vita frenetica con impegni e scadenze da rispettare. Possiamo imparare a gestire meglio i nostri impegni quotidiani, ma sarà difficile cambiare il vostro stile di vita. Non vergognatevi di passare un'intera domenica sul divano a poltrire, imparate a dire di no, dichiarate sciopero per un giorno, mezza giornata, due ore. Il mondo va avanti senza di voi, ve ne siete accorti? Prendetevi il vostro riposo o la vita vi metterà davanti al riposo forzato.
IMBROGLIA LA MENTE
A volte l'ansia si fa sentire soprattutto quando siamo a letto e il turbinio di pensieri ci avvolge e ci stravolge impedendoci di prendere sonno. In quel momento tutti i nostri problemi riafforano e talvolta è difficile trovare una soluzione. Inganniamo la mente: Sudoku, Ruzzle, Solitario. Scegliete il passatempo che desiderate, riempite gl ispazi vuoti e provate a sostituire i pensieri negativi e i problemi con numeri, parole o disegni. Potrebbe capitarvi una notte insonne, ma avrete stabilito un nuovo record!
Emanuela Cafagna
Da rivista "Energie"
Novembre 2013
La mancanza di una valvola di sfogo a livello sia emotivo che fisico causa una insana concentrazione di energia nell'organismo che ne altera le funzioni primarie.
Come fare per eliminare l'energia in eccesso?
Una vita sedentaria e una scarsa attività fisica ne sono le cause principali. Uno dei segreti è quindi il MOVIMENTO: leggero, regolare, senza esagerare, a seconda della fascia d'età e delle proprie capacità. L'attività fisica esaurisce l'energia in eccesso migliorando l'ossigenazione del sangue, l'attività dei neuroni e aumentando il rilascio di endorfine. Inoltre impedisce alla mente di prendere il sopravvento, in altre parole: fare movimento significa "non pensare".
RICONNETTITI ALLA NATURA. Per ritrovare lucidità mentale è fondamentale ricercare il contatto con la terra. Favorite quindi il contatto con la natura: occupatevi delle vostre piante, passeggiate nel parco. Prendere confidenza con la terra e con le piante aumenterà la vostra stabilità emotiva e concretezza.
A GRANDE STRESS, GRANDE RIPOSO. Viviamo una vita frenetica con impegni e scadenze da rispettare. Possiamo imparare a gestire meglio i nostri impegni quotidiani, ma sarà difficile cambiare il vostro stile di vita. Non vergognatevi di passare un'intera domenica sul divano a poltrire, imparate a dire di no, dichiarate sciopero per un giorno, mezza giornata, due ore. Il mondo va avanti senza di voi, ve ne siete accorti? Prendetevi il vostro riposo o la vita vi metterà davanti al riposo forzato.
IMBROGLIA LA MENTE
A volte l'ansia si fa sentire soprattutto quando siamo a letto e il turbinio di pensieri ci avvolge e ci stravolge impedendoci di prendere sonno. In quel momento tutti i nostri problemi riafforano e talvolta è difficile trovare una soluzione. Inganniamo la mente: Sudoku, Ruzzle, Solitario. Scegliete il passatempo che desiderate, riempite gl ispazi vuoti e provate a sostituire i pensieri negativi e i problemi con numeri, parole o disegni. Potrebbe capitarvi una notte insonne, ma avrete stabilito un nuovo record!
Emanuela Cafagna
Da rivista "Energie"
Novembre 2013
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14 novembre 2013
LATTE: "Alimento per il movimento"
Ha una funzione fondamentale nella dieta, ma è anche una bevanda ideale per chi pratica attività fisica, come confermano recenti studi.
MINOR RISCHIO DI MALATTIE - Ma quali sono le qualità nutrizionali del latte? «È un prezioso alleato, soprattutto nel periodo dell’adolescenza, per costituire il picco di massa ossea che poi permetterà di amministrare il proprio patrimonio di calcio durante tutta la vita – ricorda il nutrizionista – . Il suo consumo inoltre, è associato a un minor rischio di malattie cardiovascolari, ipertensione, obesità, sindrome metabolica e diabete di tipo 2».
MASSA MUSCOLARE - Recenti studi confermano che il latte svolge anche una funzione importante per l’aumento e la definizione della massa muscolare. «Il “guadagno” di massa muscolare dipende dall’alimentazione e dall’esercizio fisico – sottolinea Julien Louis del Dipartimento per la ricerca dell’Istituto per lo sport francese – . In particolare, le proteine del latte si sono rivelate efficaci per riparare e ricostruire i muscoli affaticati dopo lo sport e l’attività fisica e nel supportare gli aumenti della massa magra indotti dall’allenamento».
TEMPI DI CONSUMO - Studi internazionali hanno evidenziato, inoltre, i vantaggi associati al consumo di latte in termini di reidratazione. «Il latte può essere considerato un alimento per il movimento– afferma Michelangelo Giampietro, specialista in medicina dello sport e scienze dell’alimentazione e docente alla Scuola dello sport del Coni – . Dopo lo sforzo fisico, è utile come bevanda idratante per reintegrare l’acqua e i minerali. Va invece evitato durante la competizione o prima dell’allenamento».
INTOLLERANTI - Il suo consumo va limitato anche quando si è intolleranti al lattosio, uno zucchero contenuto nel latte? «Bisogna evitare di toglierlo dalla dieta perché si pensa di essere intolleranti senza averlo prima accertato con il test (breath testndr) – sottolinea Ghiselli– . Coloro che sono davvero intolleranti, invece, possono utilizzare il latte senza lattosio che esiste in commercio».
Maria Giovanna Faiella
www.corriere.it
Novembre 2013
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12 novembre 2013
EVITA LA SEDIA! Istruzione per il lavoro in ufficio
Stare seduti su una scrivania indebolisce i muscoli della schiena e provoca un irrigidimento di quelli del busto. Quando si corre le braccia si muovono in avanti e dietro rispetto al busto, determinando una rotazione della parte inferiore del corpo, movimento che può causare la sindrome della bendeletta ileotibiale e problemi ai muscoli tibiali e, più genericamente, ai piedi.
Alcuni muscoli delle gambe contengono enzimi che tengono sotto controllo i grassi nel sangue. Ma restano inattivi se si sta seduti a lungo, contribuendo ad aumentare il rischio di malattie cardiache.
Il comportamento sedentario è stato correlato diverse forme di cancro: seno, colon, polmoni e prostata.
Anche solo 20 minuti accasciati su una sedia aumentano la rilassatezza dei legamenti spinali. Può essere necessaria anche una buona mezz'ora perché la spina riguadagni la sua tonicità, e un core stabile permette al corpo di gestire bene le anche e le gambe.
I muscoli dei glutei (in particolare il gluteo medio) si allungano se si resta seduti a lungo e questo interferisce con la loro capacità di contrarsi efficacemente e di stabilizzare il bacino mentre si corre. Altri muscoli e tendini tendono a indebolirsi, causando ai runner fastidi di vario genere, compreso l'irrigidimento dei posteriori della coscia, la sindrome della benedeletta ileotibiale, dolori alle ginocchia ed eccessiva pronazione.
Quando ci si parcheggia su una sedia, i flessori dell'anca si irrigidiscono, riducendo l'ampiezza del movimento e togliendo alle anche la capacità di aprirsi, di controllare le ginocchia e di produrre energia.
Selene Yeager
da rivista "Runners"
novembre 2013
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7 novembre 2013
OSTEOPATIA PEDIATRICA: Il tocco che cura
Notti insonni, tremori, coliche. Questi grandi e piccoli problemi sono spesso provocati da traumi del parto o della gravidanza che, se affrontati nei primi mesi, possono risolversi facilmente e migliorare lo sviluppo del bambino. Approfondiamo questo argomento con Andrea Lernaduzzi, specializzato in osteopatia pediatrica, che da molti anni applica questa tecnica a neonati e bambini.
Come si generano le condizioni di non equilibrio nei neonati?
Sia durante la vita fetale sia alla nascita il bambino è sottoposto naturalmente a molte compressioni che possono produrre altrettante lesioni.
Nel grembo materno ci possono essere ad esempio problemi dovuti all'utero patologico, a disequilibri del bacino, a contrazioni premature. Sia nella fase di "impegno" sia di discesa e di espulsione il bambino subisce forti compressioni perchè deve passare attraverso il canale del parto affrontando torsioni e spinte per poter attraversare spazi molto ridotti. Il cranio e tutto il corpo del neonato si modellano per poter passare nel canale del parto.
Quali problemi sei chiamato ad affrontare?
I torcicollo congeniti, problematiche del sistema nervoso come tremori, rigurgiti, problemi di ritmo sonno-veglia, il vomito a getto, le coliche e tantissimi altri, si lavora su tutto.
Lavoriamo molto anche per la preparazione al parto trattando la struttura pelvica, la cavità addominale, il diaframma e le connessioni fasciali per preparare il corpo alla dilatazione e al travaglio.
Stai collaborando con dei medici pediatri per proporre valutazioni osteopaticge gratuite ai neonati. Come nasce questo progetto?
In collaborazione con la dottoressa M.Teresa Marzano, qui a Milano, desideriamo proporre una consulenza osteopatia gratuita entro i primi 15-30 giorni dal parto; l'obiettivo è capire se l'organismo del bambino ha subito traumi tessutali e bioenergetici durante la gravidanza e il travaglio. È una valutazione che ritengo molto importante. Devi sapere che in Inghilterra nei reparti di neonatologia alla dimissione è compresa una valutazione osteopatica. Sarebbe un grande risultato se anche in Italia ogni pediatra richiedesse una valutazione osteopatica perchè il potenziale di autoguarigione dell'organismo a quell'età è incredibile.
Non sarebbe meglio aspettare che il bambino cresca un po' per affrontare i trattamenti? Immagino la preoccupazione dei genitori nell'accettare una tecnica manipolativa per i loro bambini.
È una scienza assolutamente innocua ,fatta di tocchi dolcissimi. Non bisogna aver paura di far toccare oscurare il proprio bambino con questo approccio. I bambini che nascono,ad esempio, con la forcipe o con la ventosa possono avere dei problemi al palato che poi si manifestano nella dentizione. Anche questi casi possono essere affrontati con il metodo osteopatico. Quanto prima si fa, migliore è il risultato.l'obiettivo dell'oateopatia pediatrica è quello di far partire il bambino con delle basi forti!
Antonio Ruccia
Da rivista "Energie"
Ottobre 2013
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4 novembre 2013
Tifosi e cibo, il 'dramma' del lunedì: chi ha perso mangia di più e peggio
Un ricerca Usa durata due anni ha preso in esame i comportamenti di 726 fan di squadre della Nfl, scoprendo che, dopo "ogni maledetta domenica", ci sono evidenti differenze nell'alimentazione tra chi ha celebrato una vittoria (e mangia bene) e chi ha incassato una sconfitta (e si consola 'dopandosi' con junk-food).
Il malumore post-sconfitta - In generale, chi perde prova un senso di frustrazione e di insicurezza che tende a superare adottando, per sfogarsi, un comportamento 'vietato'. Al contrario, chi ha la soddisfazione di veder vincere la propria squadra, tende a sentirsi più fiducioso e ad avere un maggiore autocontrollo, anche sul comportamento alimentare. "Dopo una partita finita male, i tifosi più sfegatati possono vivere una sorta di depressione post-sconfitta che crea un circolo vizioso", dice l'esperto. Così, mangiare patatine fritte, snack e vari altri cibi- spazzatura (junk food) accompagnati da alcolici e sigarette diventa una routine che crea anche una sorta di dipendenza.
Di più e peggio - Dallo studio americano è emersa una netta differenza soprattutto nel consumo di grassi: i tifosi della squadra che aveva perso, in media, aumentavano il quantitativo di grassi saturi del 28%, mentre gli altri solo del 16%. Dunque, i tifosi delusi non vanno in cerca di dolci per consolarsi, ma preferiscono i grassi. Come mai? "I cibi ricchi di grassi saturi danno un effetto un po' dopante, con una sensazione di energia che tira su di morale", spiega Rispoli.
Di più e peggio - Dallo studio americano è emersa una netta differenza soprattutto nel consumo di grassi: i tifosi della squadra che aveva perso, in media, aumentavano il quantitativo di grassi saturi del 28%, mentre gli altri solo del 16%. Dunque, i tifosi delusi non vanno in cerca di dolci per consolarsi, ma preferiscono i grassi. Come mai? "I cibi ricchi di grassi saturi danno un effetto un po' dopante, con una sensazione di energia che tira su di morale", spiega Rispoli.
Meglio la cioccolata - Un consiglio più pratico per chi segue il campionato di calcio? "Piuttosto che gli snack salati e grassi, meglio un po' di cioccolato fondente che non contiene grassi saturi, è un antiossidante e regala euforia", suggerisce lo psicoterapeuta. Ne bastano 30 grammi da mangiare anche ogni giorno, purché sia fondente.
Irma D'AriaDa repubblicaOttobre 2013
Il mio consiglio: meglio "smaltire"rabbia,stress e frustrazioni con un po'di attività fisica!!
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30 ottobre 2013
Le VERE cure per prevenire e combattere la Stitichezza (Seconda Parte)
(Seconda Parte)
COMBINAZIONI ALIMENTARI
Non tutti gli alimenti sono digeriti negli stessi tempi e con le stesse modalità.
Gli enzimi (sostanze prodotte dalle ghiandole digestive, siano esse salivari, gastriche, pancreatiche, intestinali,etc) sono in grado di demolire i legami chimici fra i costituenti del cibo, ma non in modo indiscriminato.
Non è inoltre indifferente, ai fini di una buona e rapida digestione, il grado di acidità dell'ambiente (bocca, stomaco,etc) dove avviene la reazione: alcuni enzimi lavorano meglio in ambiente alcalino, altri viceversa in ambiente acido.
Da queste brevi considerazioni relative alla fisiologia della digestione, risulta evidente la necessità di saper combinare bene i cibi in uno stesso pasto, in modo da garantirne una digestione che sia il più possibile rapida e soddisfacente, al fine di mettere a disposizione dell'organismo tutte le sostanze nutrizionali presenti nell'alimento.
Vista l'ampia scelta dei cibi, sembrerebbe difficile risolvere con semplicità questo problema. In realtà le attenzioni da avere si riducono a poche e chiare limitazioni che verranno elencate di seguito.
Cibi proteici con cibi amidacei
Si tratta di evitare la compresenza nello stesso pasto, del cosiddetto "primo" (pasta, riso) con il "secondo" (carne, pesce, uova, formaggi, ecc.); infatti la digestione dei cereali, prevalentemente amidacei, avviene in bocca (ambiente alcalino) per opera della ptialina salivare, mentre la digestione del cibo proteico si compie nello stomaco (ambiente acido) per opera della pepsina.
Cibi proteici diversi
Lo stomaco è in grado di produrre succhi gastrici diversi e con picchi di acidità in tempi differenziati. Infatti i cibi proteici (carne, uova, formaggi) non sono mai composti di sole proteine, ma anche di grassi e carboidrati in proporzioni variabili. A questa variabilità del singolo alimento ben si adatta lo stomaco, producendo succhi precocemente o tardivamente acidi, secondo il caso. Questa adattabilità non è invece possibile quando nello stesso pasto sono presenti carne e formaggio, uova e formaggio, carne e legumi.
Zucchero e frutta con cibi amidacei o proteici
L'abitudine di mangiare dolci alla fine del pasto impedisce un'efficace motilità e secrezione gastrica, inibendo anche la produzione di ptialina salivare: la digestione ne risulta quindi rallentata e difficoltosa.
La frutta, specialmente quella molto sugosa e zuccherina, assunta alla fine del pasto staziona per un lungo periodo nello stomaco, invece di venire rapidamente digerita e assorbita, innescando facilmente fastidiosi fenomeni fermentativi.
Bevande o cibi acidi con cibi proteici o amidacei
Il vino, le bevande gassate, il limone, l'aceto, i sottaceti, se assunti in quantità eccessiva sono in grado di inattivare la ptialina salivare (e quindi di impedire o rallentare la digestione amidacea), nonchè di ostacolare una efficace secrezione gastrica acida (indispensabile per la digestione proteica).
da "Prevenire e combattere la stitichezza) di Paolo Pigozzi, ed. Giunti
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25 ottobre 2013
Le VERE cure per prevenire e combattere la stitichezza (Prima Parte)
(Prima Parte)
ALIMENTAZIONE CORRETTA
L'alimentazione corretta è senz'altro la base di una strategia anti-stitichezza, sia in senso preventivo che terapeutico. Le caratteristiche di una dieta che favorisce la stitichezza sono la carenza di fibre vegetali e di acqua, l'assunzione eccessiva di proteine animali e di cibi impoveriti e sterilizzati dall'industria alimentare.
Le linee guida di un'alimentazione preventiva e terapeutica saranno ovviamente di indirizzo opposto:
ALIMENTAZIONE CORRETTA
L'alimentazione corretta è senz'altro la base di una strategia anti-stitichezza, sia in senso preventivo che terapeutico. Le caratteristiche di una dieta che favorisce la stitichezza sono la carenza di fibre vegetali e di acqua, l'assunzione eccessiva di proteine animali e di cibi impoveriti e sterilizzati dall'industria alimentare.
Le linee guida di un'alimentazione preventiva e terapeutica saranno ovviamente di indirizzo opposto:
- Consumo adeguato di frutta fresca cruda, lontano dai pasti principali;
- Consumo a pranzo e a cena, di un abbondante antipasto a base di verdure crude miste;
- Introduzione sistematica dei cereali integrali: riso integrale, pasta integrale, ma anche avena, orzo, miglio, ecc.
- Riduzione drastica dei prodotti animali, fino all'eliminazione (temporanea) della carne e del pesce; è comunque consigliato non consumare cibi proteici più di una volta durante l'arco di tutta la giornata;
- Alternanza degli alimenti proteici animali con cibi ricchi di proteine vegetali e di fibre, come i legumi (fagioli, lenticchie, piselli, fave, ceci) o la frutta oleosa (noci,mandorle,nocciole).
- Uso delle erbe aromatiche (alloro, salvia, rosmarino, menta, origano,maggiorana, prezzemolo, timo ecc.) sia su cibi crudi e cotti anche in infusione alla fine del pasto: la loro azione antifiammatoria e antiputrefattiva è spesso accompagnata da una migliore motilità gastrointestinale;
- Consumo di alimenti molto ricci di fermenti e di flora batterica come il lievito di birra, lo yogurt e le verdure lattofermentate (crauti);
- Consumo di pasti composti da un unico piatto base (o il cosiddetto "primo" o cosiddetto "secondo") accompagnato da contorni di verdure soprattutto crude, in modo tale da evitare le associazioni inopportune fra cibi aventi esigenze digestive diverse e gli eccessi fermentativi che ne derivano.
da "Prevenire e combattere la stitichezza" di Paolo Pigozzi, ed. Giunti
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22 ottobre 2013
Peso: i ragazzi sono più in forma dei loro genitori
Prendiamo esempio dai giovani: mentre il luogo comune vuole che mangino male, e non conoscano i principi di una sana alimentazione, sono invece molto più in forma dei loro padri e delle loro madri.
Secondo un'indagine dell'Osservatorio Nestlè-Fondazione ADI, infatti, il 66 per cento dei ragazzi italiani tra i 16 e i 34 anni è normopeso, contro il 44,6 per cento delle persone tra i 45 e i 65 anni. I dati sono stati presentati oggi a Lecce in occasione del XV Corso Nazionale ADI (ssociazione di Dietetica e Nutrizione clinica).
Secondo un'indagine dell'Osservatorio Nestlè-Fondazione ADI, infatti, il 66 per cento dei ragazzi italiani tra i 16 e i 34 anni è normopeso, contro il 44,6 per cento delle persone tra i 45 e i 65 anni. I dati sono stati presentati oggi a Lecce in occasione del XV Corso Nazionale ADI (ssociazione di Dietetica e Nutrizione clinica).
'Abbiamo l'impressione - commenta Giuseppe Fatati, presidente Fondazione ADI e coordinatore scientifico dello studio - che le tante iniziative di sensibilizzazione ai corretti stili di vita comincino ad avere qualche successo. Purtroppo le buone abitudini sembrano limitate ai più giovani e non coinvolgono proprio le persone più a rischio, in relazione all'età, di malattie metaboliche e patologie cardiovascolari. I giovani cominciano a dare il buon esempio; la speranza è che questo trend possa in tempi brevi coinvolgere anche i meno giovani''.
Un altro dato ''incoraggiante'' dello studio è la diminuzione degli italiani sedentari (31% rispetto al 35% dello scorso anno); sono in aumento invece le persone che saltano i pasti (29%, contro il 26% del 2012), e in diminuzione le persone che fanno un pasto completo: ''Quest'anno sono il 15% del campione, contro il 23% dello scorso anno''. La cena, comunque, è vista quasi da tutti come un momento casalingo (93%), e da trascorrere con la famiglia e gli amici (86%).
www.scienza.panorama.it
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18 ottobre 2013
Contrattura o stiramento? Come riconoscerli
Le lesioni muscolari sono all’ordine del giorno in chi pratica attività fisica a qualsiasi livello. Almeno il 25-30% degli infortuni sportivi sono rappresentati da contratture, stiramenti o strappi, cioè lesioni delle fibre muscolari, diverse per l’entità del danno. «La contrattura si verifica quando il tessuto muscolare viene sollecitato oltre il suo limite di sopportazione fisiologico, inducendolo così a contrarsi involontariamente: le fibre muscolari non si rompono, ma c’è solo un’alterata capacità contrattile - spiega Gianfranco Beltrami, medico dello sport, docente del corso di laurea in Scienze Motorie dell’Università di Parma -. In caso di stiramenti, invece, il muscolo si allunga in modo eccessivo, sempre senza lacerarsi. La rottura, più o meno estesa, delle fibre muscolari caratterizza infine lo strappo. Il confine tra stiramento e strappo è labile: l’ecografia può aiutare a dirimere i dubbi».
Quali sono i sintomi? «Dolore mal localizzato e irrigidimento muscolare, anche a distanza, fanno pensare a una contrattura. In caso di stiramento, il dolore si avverte sempre nel corso dell’attività e, di solito, si riesce a capire bene il punto interessato. Nonostante il fastidio, si è in grado di proseguire l’attività e questo è un problema perché così lo stiramento può degenerare in strappo. Lo strappo, infine, causa un dolore acuto molto violento. Maggiori sono le fibre lacerate, più importanti sono i sintomi. Al dolore possono infatti aggiungersi incapacità e impotenza funzionale ed ematomi, più o meno estesi».
Come si deve intervenire? «Se si avverte un dolore muscolare verosimilmente imputabile a una contrattura o a uno stiramento, durante (o poco dopo) l’attività fisica, bisogna subito interrompere l’esercizio e stare a riposo. Il ghiaccio è un valido alleato, a patto di usarlo in modo corretto, il che significa applicarlo sull’area interessata per 3 minuti, toglierlo per 1 minuto, ripetendo queste manovre per 5 volte, ogni 2 ore. Se il dolore persiste il medico può suggerire farmaci antinfiammatori e miorilassanti. Nel caso di strappi l’obiettivo della terapia è limitare le conseguenze per prevenire danni futuri. Le fibre muscolari hanno scarso potere di rigenerazione e la riparazione avviene con la formazione di tessuto cicatriziale, le cui proprietà elastiche sono inferiori a quelle del normale tessuto muscolare. Per favorire una cicatrizzazione ottimale bisogna seguire uno schema corretto, pena il rischio di ricadute future. Per prima cosa bisogna applicare il metodo REST , ovvero: riposo, ghiaccio, compressione ed elevazione dell’area interessata. Passati un paio di giorni, per rendere la cicatrice elastica e prevenire aderenze, si può ricorrere ad alcune terapie fisiche (laserterapia, ultrasuoni e tecarterapia). L’ultimo step consiste nel rinforzare il muscolo e migliorarne l’elasticità con una riabilitazione adeguata. Solo dopo aver terminato questa fase si può riprendere il proprio sport».
Che cosa si può fare sul piano della prevenzione? «Riscaldarsi e fare stretching prima di iniziare l’attività sportiva vera e propria; al termine, dedicare alcuni minuti al defaticamento e quindi concludere con altri esercizi di allungamento».
Antonella Sparvoli
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15 ottobre 2013
Scoperta nel cervello la centralina che"spegne"la fame
ROMA - Un interruttore che spegne la fame. Un sogno per molte persone che ogni giorno combattono con i problemi di peso. Un gruppo di scienziati americani ha appena identificato la 'centralina' del cervello collegata all'appetito. La scoperta è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature dall'équipe coordinata dal professor Richard Palmiter, dell'Università di Washington a Seattle. In futuro potrebbe aiutare a mettere a punto nuove terapie per stimolare o sopprimere il senso di appetito e per curare in particolare i disturbi alimentari.
La 'centralina' controlla un gruppo di cellule nervose e, quando funziona correttamente, ha il compito di frenare la voglia di cibo dopo i pasti o quando non è sano mangiare, come per esempio durante una malattia o quando nel cibo si avverte la presenza di tossine. Questi neuroni si trovano in un'area chiamata nucleo parabrachiale del tronco encefalico, una regione che regola il gusto, l'apporto di sodio, il dolore, e già nota anche per il suo ruolo nel controllo dell'appetito ma finora non si era riusciti a comprendere quali fossero in modo preciso le cellule e i meccanismi coinvolti.
In questo modo lo studio conferma la base neurologica dei disturbi alimentari e il loro collegamento con le emozioni e può aprire la strada a nuove cure per queste malattie. E' importante, sottolinea Strata, aver identificato anche la molecola espressa da queste cellule perché si conosce ancora più nello specifico il bersaglio che si potrebbe andare a colpire.
Solo pochi mesi fa un gruppo di ricercatori italiani aveva invece identificato l'interruttore da disattivare nel cervello per spegnere la sindrome dell'abbuffata, l'ormone dell'ansia 'CRF'. Lo studio è stato condotto da Valentina Sabino e Pietro Cottone della Boston University, pubblicato sulla rivista Neuropsychopharmacology. (V.P.)
www.repubblica.it
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