22 marzo 2016

Catene cinetiche: siamo segmenti o anelli di una catena?

Vi siete mai chiesti che cosa sono le “catene cinetiche” o le “catene muscolari”?



Questi termini vengono spesso utilizzati dai professionisti come fisioterapisti, personal trainer, tutti coloro che hanno ha che fare con lo sport o il benessere delle persone.
In questo articolo cercherò di spiegarvi in termini semplici che cosa sono e la loro funzione.

La parola cinetica deriva dal greco " kinetikos " che significa movimento e quindi movimento dei muscoli.
La catena cinetica è un insieme di segmenti rigidi rappresentati dalle ossa uniti tramite delle giunzioni mobili chiamate articolazioni, dai legamenti, dai muscoli e dai nervi. La catena è molto utile per interpretare il movimento dello sportivo e la sua postura.

Esistono molte catene cinetiche e sono tutte interconnesse al fine di compiere azioni nella maniera più economica senza creare scompensi.

Spesso i muscoli tendono a perdere la loro elasticità, anche a causa dello stress, della postura scorretta e della breve respirazione toracica. Tutto questo può provocare danni a livello posturale e quindi avremo:

·         Dolori del rachide (cervicali, dorsali, lombari, sacrali)
·         Dolori articolari (anca, ginocchio, piede)
·         Deformazione della colonna vertebrale (scoliosi, cifosi, iperlordosi).

La soluzione per evitare questi dolori è effettuare dello stretching di allungamento decompensato, il metodo più utilizzato sono le tre squadre di Mezieres:

·         Squadra I: stendersi proni con le gambe totalmente attaccate alla parete.
·         Squadra II: sedersi con la schiena attaccata al muro, gambe stese.
·         Squadra III: da ritti, con gambe tese, piegare il busto di 90gradi e cercare di toccarsi i piedi con le mani.

Un altro metodo utilizzato è il Metodo Pancafit che tutt'ora eseguo per riequilibrare eventuali scompensi postularali.
Anch'io la uso per ricercare gli adattamenti per una postura sempre al top...ecco come!








La postura esprime il nostro vissuto e per questo è sempre bene prendercene cura.

Martina Marchiori
Giulia Cavaliere

14 marzo 2016

Caffè e allenamento: si può?

La caffeina è una sostanza stimolante del sistema nervoso centrale, migliora i riflessi e la contrazione muscolare. La possiamo trovare nel caffè stesso, the, coca cola e cioccolato. 
Può avere dei vantaggi per gli sportivi, in quanto associata ad una buona dieta e a dello sport ha effetti positivi come:
Stimolazione del metabolismo basale;
Aumento della concentrazione;
Aumento della frequenza cardiaca.

Ma non sempre ciò può essere considerato un fattore positivo per l'uomo, perchè l'assunzione di grandi quantità di caffè può:
Essere considerata dopante nello sport;
Aumentare lo stato infiammatorio generale;
Provocare ulcera, gastrite e reflusso gastroesofageo.

Quest'ultimo aspetto può presentarsi perchè nello stomaco viene prodotta una sostanza secreta  dalla mucosa: il succo gastrico composto da sali, muco, acqua, enzimi digestivi e acidi cloridrico ha un'alta concentrazione acida, che scontrandosi con il ph acido della caffeina,può provocare delle lesioni alla parete gastrica (es.ulcere), se l'assunzione giornaliera supera il valori stabiliti dal LARN (istituto che si occupa dei Livelli di Assunzioni di Riferimento di Nutrienti ed energia).


Prendere una tazza da caffè prima dell'allenamento può essere d'aiuto per tutti gli sportivi soprattutto se a digiuno, specialmente per coloro che hanno qualche chilo di troppo e vogliono liberarsene. 
Attenzione.... Perchè bere caffeina non è la soluzione. Il vero cambiamento è associare ad una dieta ipocalorica l'attività fisica per indurre un miglioramento del peso. 

Martina Marchiori 
Giulia Cavaliere


19 ottobre 2015

Allenamento per GINOIDI e ANDROIDI


Tutte le persone rispecchiano una loro forma e struttura.
Queste possono essere racchiuse in due grandi categorie: GINOIDE e ANDROIDE. La prima tenderà ad accumulare grasso a livello di cosce e fianchi (Conformazione a Pera), la seconda sull'addome (Struttura a Mela). Identificare che tipo di persona abbiamo davanti è importantissimo per poi personalizzare al meglio il programma di allenamento soprattutto in caso di dimagrimento.
ALLENAMENTO PER GINOIDI :
Andrebbe svolto durante il picco di testosterone circadiano (che si ha durante il giorno e che si ripete con ciclicità durante la settimana); nelle prime sessioni di allenamento è importante capillarizzare il corpo attraverso esercizi multifunzionali che comportino il continuo circolo del sangue dal basso verso l’alto; le camminate sul tappeto risultano fondamentali soprattutto se si esegue bene il movimento di tacco-punta che va a stimolare la Soletta di Lejar (la pompa venosa e linfatica che abbiamo a livello del piede che favorisce il ritorno venoso del sangue e limita il ristagno venoso);
l’allenamento della parte superiore può tranquillamente basarsi sull'utilizzo di carichi importanti e ripetizioni che vanno dalle 8 alle 15; per la parte inferiore sono ottimi i CIRCUIT TRAINING aerobici, in cui si alternano le varie stazioni (step/cyclette/ellittica/tappeto/vogatore), ma stando molto attenti a non innalzare troppo la frequenza cardiaca, per non creare uno stato di acidosi locale che peggiorerebbe i fenomeni infiammatori alla base della cellulite; oltre ai circuiti è consigliabile, proprio per stimolare il tessuto muscolare, utilizzare esercizi per le gambe che non superino le 5-6 ripetizioni (forza) e i 30" circa di esecuzione, senza arrivare ad esaurimento. Questo sarà un'ottimo stimolo dal punto di vista muscolare e non vi sarà secrezione di acido lattico, che ricordiamo favorisce lo sviluppo della cellulite e potrebbe generare un'aumento (ipertrofico) ulteriore delle gambe. 
ALLENAMENTO PER ANDROIDI :
Dovrebbe essere svolto durante il picco di cortisolo (tra le 7 e le 9 del mattino); la parte centrale dell’allenamento (dopo il riscaldamento) dovrebbe durare circa 35-40 minuti; l'allenamento per la parte inferiore del corpo, proprio per le sue caratteristiche deve essere molto intenso, utilizzando esercizi multiarticolari (squat, affondo, stacco, step up), con ripetizioni che vanno dalle 8 alle 15; con carichi importanti ed esercizi ad alta sinergia, non si porrà il problema dell’aumento delle gambe in termini di circonferenza: assisteremo semplicemente ad un miglioramento fisiologico del tono muscolare;
la parte superiore del corpo, quella in cui vi è il maggior quantitativo di grasso, otterrà un grande beneficio dall’utilizzo di CIRCUIT TRAINING, in cui si alternano senza pausa (o recuperi "attivi") esercizi con sovraccarico per la parte superiore del corpo e stazioni aerobiche (step/cyclette/tappeto/vogatore).

Naturalmente le indicazioni sopracitate sono delle linee guida generali di cui tutti possono tenerne conto, sopratutto i neofiti. Ma per un allenamento specifico bisognerà valutare il soggetto in maniera individuale e personalizzata, analizzando il proprio biotipo e la categoria morfologica di appartenenza.
Inoltre, per una progressione di lavoro sarà fondamentale
differenziare i carichi e le metodologie, tenendo conto delle "risposte" che si otterranno.

E' sempre il momento giusto per iniziare... ORA!!

Martina Marchiori

22 settembre 2015

Allenamento FAI DA TE? Meglio di NO!



Buongiorno a tutti!

Se ci pensate bene... quando avete male a un dente, perché c'è una carie, vi mettete davanti lo specchio e con un cacciavite provate a curarvi da soli o andate dal dentista?
Spero per voi che la riposta sia la seconda. 

La stessa cosa vale per il vostro corpo quando parliamo di allenamento e di attività fisica. 
Invece NO. Se parliamo di allenamento, tutti sanno tutto. Basta andare in internet o leggere una rivista.
Eppure il Movimento è un argomento importante.
Quando vi allenate stimolate muscoli, articolazioni, il sistema nervoso, il sistema cardiaco, i vostri polmoni e molte altre strutture.

Come andate dal dentista se avete bisogno di uno specialista per i Denti, è bene andare da un Personal Trainer quando volete iniziare a Muovervi con consapevolezza. Soprattutto quando in entrambi casi parliamo della vostra Salute.
Questo perché l'allenamento deve essere calibrato:
-Sul vostro vissuto;
-Studiato con la giusta progressione;
-Personalizzato sul vostro stile di vita: luogo di allenamento, tempo a disposizione, tipo di lavoro svolto;
-Basato sul vostro obiettivo.

Quindi.... non accontentatevi. Prendetevi veramente cura di voi stessi!
ORA!

Martina Marchiori



14 settembre 2015

Il sedere...non è fatto per sedersi!




Buongiorno a tutti!

Oggi vi spiego come i nostri glutei sono il frutto di un'attenta evoluzione che ci ha portato a essere degli uomini eretti. Per questo non siamo esseri destinati a restare davanti a una scrivania a lavorare tutto il giorno oppure sdraiati sul divano a guardare la TV.
Noi siamo nati per muoverci!
Ve lo dimostro con una piccola parte che tratta questo tema dal libro "Correre con il branco" in modo semplice e divertente.

Buona lettura!!

Aristotele definiva gli essere umani come animali razionali. Su questa base, nonostante l’abbondanza di prove che testimoniano il contrario, ora noi ci autodefiniamo Homo sapiens. Naturalmente abbiamo tutte e ragioni per compiacerci dello sviluppo della nostra corteccia cerebrale. In effetti è una corteccia cerebrale molto grosso e imponente. D’altra parte, però, avremmo motivi quasi altrettanto fondati di occuparci del nostro grosso, imponente deretano…
Come tanti altri umani, sono molto più bravo a correre dei miei cugini scimmieschi. Un ruolo abbastanza significativo ai fini della mia superiore capacità di correre lo svolge il mio gluteus maximus. Il gorilla, lo scimpanzè e l’orangutan non hanno sviluppato i glutei, non come me. Quel che mi distingue dai miei fratelli scimmieschi  è la grandezza del mio sedere. Per motivi del tutto comprensibili, noi umani preferiamo concentraci sulla nostra corteccia cerebrale o, al limite, suoi nostri pollici straordinariamente agili. Secondo me però si può sostenerea ragione che il deretano sia il tratto evolutivo principale degli esseri umani: la trasformazione fenotipica decisiva che ha preparato la strada a tutto il resto. Eè il nostro sedere a permetterci di correre eretti, anzichè ciondolare appoggiandoci alle nocche come fanno le scimmie. Va benissimo scendere dagli alberi, ma se si è sprovvisti di sedere, non si può poi fare granchè…
Sono già arrivato all’età in cui, se non corro, il sedere mi scompare. La pancia si ingrossa e il posteriore si appiattisce. Quando non corro, regredisco, almeno sul piano fisico, alla scimmia che sarei stato se l’evoluzione non ci avesse dotato  di un grosso sedere. E’ la corsa tenermi in contatto con il mio più specificatamente umano: il grande deretano…
L’introduzione dell’agricoltura risale soltanto a circa diecimila anni fa. Prima di allora, per un milione e novecentonovantamila anni, siamo stati cacciatori-raccoglitori. Se pensiamo alla specie umana attuale come alle ventiquattro ore di un orologio, il mio io moderno e sedentario, quello che passa buona parte della giornata seduto e mangia cibo coltivato e raccolto da qualcun altro, è nato pochi secondi prima della mezzanotte…
I maschi cacciatori-raccoglitori di norma consumano nell’attività fisica tra le venti e venticinque chilocalorie per chilogrammo di peso corporeo al giorno. Un lavoratore sedentario di oggi consuma meno di cinque chilocalorie per chilogrammo di peso al giorno. Solo quando vengono introdotte forme di esercizio più sostenute, per esempio una corsa sessanta minuti a una media di dodici chilometri all’ora, cominciamo a riprodurre i livelli di consumo energetico dei nostri antenati dell’età della pietra…
A quanto pare, dobbiamo per forza concludere che non siamo stati progettati per condurre la vita sedentaria di oggi e che siamo mal equipaggiati, almeno sul piano biologico, per affrontarla. E’ una credenza comune, ma errata, tenace e onnipervasiva, ma comunque errata, che i sederi siano fatti per sedersi. Al contrario, pare che siano fatti per correre. Quando viviamo secondo la nostra storia siamo al massimo della felicità e della salute e diventiamo quel che siamo…

29 luglio 2015

La mia esperienza con la Vipassana...

Buongiorno a tutti!!

Le vacanze hanno portato non solo molto riposo, ma anche nuove esperienze.
Ho partecipato ad alcuni eventi dell'outdoor festival di San Candido tra cui la pratica meditativa Vipassana.

Vipassana significa "vedere le cose in profondità, come realmente sono", è una delle più antiche tecniche di meditazione dell'India. Essa fu riscoperta ed insegnata più di 2500 anni fa come metodo universale per uscire da ogni tipo di sofferenza, un'arte di vivere.

In occasione del Festival la meditazione era abbinata alla camminata.

La modalità di accesso a questo primo approccio alla disciplina era quello di prendere coscienza in primis dei propri piedi (appoggio,temperatura, contatto). In un secondo tempo ,e quindi il fulcro della meditazione, era quello di scacciare ogni pensiero fuorviante, che non riguardasse i propri piedi.


L'obiettivo di questo lavoro era quello di raggiungere la CONSAPEVOLEZZA. Essere coscienti di essere presenti in quel momento e in quello che si stava facendo.

Non è stato un lavoro semplice per me. 
Quasi con violenza ho dovuto impormi di concentrarmi solo sui miei piedi, la mente viaggiava arrampicandosi ad ogni pensiero.
È stato utile per concedermi degli Stop. Capire che a volte è bene fermarsi sul presente senza anticipare idee sul futuro.
Il risultato è stato avere le gambe molto affaticate. Come se avessero svolto allenamenti estremi.
Questo mi ha fatto capire come nell'allenamento gioca un ruolo importantissimo l'attenzione e la presenza nel movimento. Non basta solo eseguire l'esercizio, bisogna sentirlo. 
Solo in questo modo l'allenamento sarà veramente efficace e... Più consapevole.

Martina Marchiori






30 giugno 2015

FREQUENZA CARDIACA... Serve a tutti nell'allenamento?





Tenere monitorata la FREQUENZA CARDIACA durante l'allenamento è di grande utilità non solo per gli atleti di elite, ma per tutte le persone che desiderano avvicinarsi all'attività fisica attraverso il concetto di Salute.
Soprattutto in questi ultimi soggetti, soprattutto se in età avanzata, la necessità di uso dei sovraccarichi è ormai citata da tutte le organizzazioni medico-sportive del mondo per poter avere a disposizione un valido e semplice strumento di controllo del carico interno.

Il mancato ricorso a questo strumento può portare a una sovra o sottostima dell'intensità o del carico di lavoro. Se da una parte un'insufficiente allenamento porta a non ottenere risultati, nell'altro caso può mettere a repentaglio l'incolumità stessa.

Consiglio, quindi, a tutti gli allenatori di monitorare la FC dei loro clienti per garantire la corretta somministrazione dei carichi di allenamento al fine di raggiungere gli obiettivi prefissati, mantenendo al minimo il rischio di accidente cardiovascolare.

... Vuoi sapere il rapporto tra intensità dell'allenamento e frequenza cardiaca? Aspetta il mio prossimo articolo!!!

Martina Marchiori

13 maggio 2015

Parchi InWellness

Ecco l'evento dell'Estate!!

Chi viene ad allenarsi gratuitamente con noi?


6 maggio 2015

Consigli per un bravo Personal Trainer










Ciao a tutti!!

Oggi voglio scrivere un articolo per tutti coloro che svolgono l'attività di Personal Training.
Questa settimana vi riporto le qualità più importanti che cerco di mettere in campo ogni giorno con i miei clienti.

RICERCA E PROGRESSO
Ormai sono tante le persone che decidono di avvicinarsi a un Personal Trainer per sentirsi più seguiti e guidati nell'attività fisica.
L'importante è mantenere sempre alta la motivazione del proprio cliente, affinché posso continuare ad essere attivo per sempre. La ricetta giusta è trovare sempre nuovi esercizi oppure utilizzare nuovi attrezzi che possano stimolare l'allenamento. Il cliente verrà colpito dalla vostra costante Sorpresa e Competenza.

ADATTAMENTO
Ogni cliente ha i propri bisogni, il proprio temperamento e le proprie esigenze. Cercate di percepire le richieste sia dirette (con anamnesi) che indirette (linguaggio corporeo oppure dialoghi durante gli allenamenti)del vostro cliente. Evitate di usare con tutti la stessa confidenza o lo stesso linguaggio: alcuni sono riservati altri hanno bisogno della vostra energia per continuare.
Fate attenzione e interpretate.... tutto verrà con l'esperienza.

ATTENZIONE UNICA AL CLIENTE
Don Milani usava una frase: "I care"... io mi prendo cura...
Quando accogliete un nuovo cliente pensate che sia un dono: la persona ha deciso di cambiare la propria vita e vuole affidarsi a voi. Per questo fate il massimo per non deluderlo. Studiate, documentatevi e siate sempre con il sorriso. Magari non riuserete soddisfare le sue esigenze, ma lui vedrà il vostro impegno e la vostra passione.

Buon lavoro a tutti!!

Marchiori M.

28 aprile 2015

SCAPPATE DALLA BILANCIA!

Sia che abbiate deciso di perdere qualche chilo prima dell'estate, sia che vogliate diventare padroni del vostro benessere eliminando il grasso in eccesso, il ricorso all'uso della bilancia potrebbe essere controproducente.
La maggior parte delle bilance misurano il peso corporeo senza distinguere i tessuti che compongono quei chili. Questo può significare che quei numeri potrebbero rimanere uguali, o addirittura salire, nonostante stiate mangiando diversamente oppure abbiate aumentato la pratica di attività fisica.

A cosa è bene affidarsi allora?

1. METRO DA SARTA: Tornate alle vecchie maniere e misurate i vostri cambiamenti con il metro a nastro soprattutto in quelle aree in cui si tende ad accumulare grasso (fianchi, cosce, glutei e addome); misurate sempre nello stesso punto per avere un dato fedele.

2.BIOIMPEDENZIOMETRIA: se siete particolarmente interessati alla quantità di massa magra e massa grassa, esistono degli strumenti che vi possono fornire una lettura abbastanza precisa del vostro profilo. Una soluzione sono le macchine che misurano con la bioimpedenziometria che sfrutta come principio la trasmissione di una piccola quantità di pulsazioni elettriche attraverso il corpo; in base a come viene trasmesso questo segnale, la macchina è in grado di discriminare la qualità del tessuto.

3. ALLE VOSTRE SENSAZIONI: non trascurate il miglior metro di giudizio che esista: voi stessi. Come vi sentite è un validissimo metro di misura per controllare i vostri progressi. Se vi sentiti pieni di energia e in forma significa che i vostri sforzi vi stanno ripagando.

e per essere ancora più precisi...

4. UN ESPERTO: che sia un Nutrizionista, un Dietologo o un Trainer.. questi professionisti vi potranno condurre ai vostri obiettivi creano un programma su misura per le vostre esigenze.

Mi raccomando: non pensate al vostro corpo solo quando arriva l'estate. Raggiungete il vostro benessere sempre... solo così potrete vivere meglio. Sia con il vostro corpo che con la mente.

Marchiori Martina



10 marzo 2015

Alluce valgo.. Problemi alla lingua?


Che cos'è l'Alluce Valgo?L'Alluce valgo è la deformazione dell'alluce che risulta deviato verso l'esterno del piede, ossia verso le altre dita. A livello dell'attaccatura dell'alluce, ovvero sulla prima metatarsale, si evidenzia una protuberanza che, quando si infiamma, diventa dolorosa. Questo soprattutto dovuto al fatto che batte contro le scarpe comportando gonfiore e rossore.Come conseguenza, la testa metatarsale devia nel lato opposto a quello in cui è andato l’alluce, ovvero verso la linea mediana del piede.In casi gravi l’alluce valgo arriva a sovrastare tutto il secondo dito fino a toccare il terzo. Oltre al disagio a carico della capsula articolare della testa metatarsale e dell’alluce, spesso si aggiungono formazioni di tendiniti, borsiti, caduta delle teste metatarsali (che si evidenziano ben evidenziate con le classiche dita “griffate) e di calli sotto le teste metatarsali (un piede sano non deve avere calli in nessun punto).La caduta dell’arco plantare anteriore, fa sì che le teste metatarsali si scontrino con il terreno, determinando ulteriore dolore e maggiore difficoltà nella deambulazione.In questi casi è frequente la manifestazione di un’ulteriore patologia, il neuroma di Morton.

....è perché la lingua?

Si è sempre creduto che il piede fosse la causa delle varie alterazioni posturali e relativi problemi, che si propagavano fino alla parte alta del corpo. Oggi si è scoperto che accade proprio l’opposto: il piede è principalmente la vittima delle alterazioni posturali. 


Per esempio, nei casi di deglutizione atipica (infantile), frenulo corto, disturbi occlusali, la catena muscolare denominata glosso-podalica, interagisce dalla lingua fino ai due pollici e ai due alluci. Ogni disagio che tale catena subisce (lingua disfunzionale) si trasmette immediatamente fino ai suoi estremi, causando di frequente il valgismo dell’alluce.

In questi casi è d’obbligo un intervento adeguato, nell’ambito dell’odontoiatria e della logopedia. A tal riguardo, con le conoscenze attuali, è fondamentale agire sulla catena linguale attraverso la rieducazione funzionale della lingua in un contesto di globalità (esercizi specifici per la lingua abbinati ad esercizi specifici per il diaframma e per le catene muscolari).Non vanno escluse le disfunzioni vestibolari, visive, alterazioni respiratorie, le quali, attraverso le catene neuromuscolari, interagiranno fino ai piedi.Altro elemento di estremo interesse sono le calzature: il piede, nato libero, dovrebbe vivere scalzo per ricevere costantemente molteplici stimoli dal suolo. Invece trascorre troppo tempo rinchiuso dentro scarpe inadeguate, con piante e punte strette, tacchi alti, etc. che contribuiscono alla formazione dell’ alluce valgo.

State attenti a come utilizzate la lingua... Non solo per parlare!Potrebbe condizionare tutta la vostra postura.

Martina Marchiori

17 febbraio 2015

Dormite meglio... senza luci

E' importante conoscersi per sapere qual è la quantità di sonno necessaria per sentirsi bene. 
La maggior parte delle persone ha bisogno di 8-9 ore a notte. 
Per alcuni di voi potrebbe essere troppo, ma l'importante è svegliarsi riposati, senza sveglia e soprattutto provate a dormire in una stanza completamente buia. Senza alcuna fonte di luce: coprite tv, computer, sveglie. Perché?

Esistono delle proteine,dette porfirine, che compongono i globuli rossi. Queste hanno la capacità di recepire la luce e di trasmettere il messaggio di "esposizione" al cervello. Questa informazione blocca un ormone/neurotrasmettitore antiossidante chiamato melatonina. Questo processo è correlato con l'ormone dello stress per eccellenza:il Cortisolo.
E' meglio quindi evitare l'innesco di questo circuito che ci impedisce di recuperare le nostre energie durante la notte, ma anzi...svegliarci ancora più stressati.

Avere il controllo del proprio sonno significa avere innumerevoli benefici tra cui: migliorà la memoria e le capacità mentali, si ridurranno i tempi di recupero dopo gli allenamenti e sarete meno infiammati.

La qualità del sonno influisce sul vostro benessere tanto quanto l'alimentazione e l'attività fisica. Non trascuratelo!

Marchiori M.

 

3 febbraio 2015

DISMETRIA DEGLI ARTI INFERIORI: Falsa gamba corta o vera gamba lunga?

In ambito medico spesso c'è molta conduzione nella prescrizione nei casi di dismetria degli arti inferiori. Tutto ciò è dovuto alla poca chiarezza e alla difficoltà di riconoscimento tra un reale accorciamento dell'arto inferiore o a un suo falso accorciamento dovuto ad altre componenti.
Per queste ragioni è opportuno valutare attentamente il paziente prima di prescrivere un rialzo attraverso esami strumentali e test diagnostici.

La FALSA gamba corta può essere dovuta da diversi "scompensi".

A carico del bacino:
-Ossificazione anormale del bacino;
-La rotazione del bacino;
-Anteriorità o posteriorità iliaca che possono influenzare l'altezza del cotile; nel caso di basculamento anteriore il cotile si abbassa determinando una falsa gamba lunga, mentre il basculamento posteriore può comportare una falsa gamba corta.

A carico della gamba:
-Valgismo di calcagno o di ginocchio che provocano una diminuzione della distanza del cotile dal suolo; quest'ultimo abbassandosi determina una falsa gamba corta.

-Scoliosi lombare;
-Piede piatto;
-Fissazioni viscerali (tra cui anche cicatrici cutanee);
-Retrazioni muscolari (Psoas, piriforme..)

Alla luce di tali aspetti la prescrizione del rialzo va effettuata solo dopo numerosi accertamenti. 
Per questo motivo è meglio affidarsi a test ortopedici e osteopatici per essere sicuro della diagnosi.

Marchiori M.



13 gennaio 2015

Sciatalgia... Cosa può fare l'osteopatia?



Sentiamo spesso parlare di SCIATALGIA...che cos'è?

Con sciatalgia si riferisce al dolore o sofferenza associati al nervo sciatico. 
Un trauma o una pressione sul nervo sciatico possono causare un dolore lancinante e bruciante che s'irradia dalla zona lombare o anca, seguendo il percorso del nervo fino ad arrivare al piede. 
In altri casi uno stiramento della schiena può causare spasmi muscolari nella zona sacro-iliaca.
Raramente invece può essere causata da infezioni, tumori, infiammazioni delle ossa o altre patologie che possono comportare una pressione della zona.

Detto questo...cosa può fare un TRATTAMENTO OSTEOPATICO?

Il trattamento iniziale per la sciatica si focalizza nel sollievo dal dolore. In casi dolori o acuti, è consigliabile riposo a letto per un0intera settimana insieme a eventuali farmaci per alleviare lo stato di infiammazione e dolore.

Se il dolore lo permette, le manipolazioni e le mobilizzazioni osteopatiche sono di grande beneficio. Sono consigliate quelle che si focalizzano sulla zona lombare, glutei e muscoli Hamstring. Le mobilitazioni includono anche posizioni che riducono il dolore e procurano conforto. 

Con la diminuzione del dolore e il successo di una terapia iniziata precocemente, l'individuo è incoraggiato a seguire un programma di lunga durata per mantenere la salute della schiena e prevenire il ritorno del trauma. Per raggiungere questo risultato a lungo termine bisogna apprendere gli esercizi corretti per migliorare la propria postura ormai compromessa.

Concludendo ricorda che la Scitatalgia è una vittima...di un comportamento o di una postura scorretta: cerca di prevenirla.

Marchiori Martina


N.B. Molto spesso una sciatalgia può essere confusa con una Sindrome del Piriforme. Per eventuali approfondimenti vedi  http://martinamarchiori.blogspot.it/2013/07/la-sindrome-del-piriforme.html?q=piriforme

13 dicembre 2014

Obesità: se fosse un problema celebrale legato all'appetito e sazietà?

Le cause dell'obesità sono generalmente riconducibili a una normale regolazione da parte dei circuiti celebrali che controllano l'appetito e la sazietà.
In alcuni casi questi sono alterati. Come?

Ora cercherò di spiegarvelo scientificamente nella maniera più semplice possibile...

Grelina: sostanza secreta dallo stomaco prima del pasto
Leptina: Rilasciata nella maggior parte dei casi dalle cellule adipose dopo l'assunzione di cibo.
La prima sostanza rappresenta una segnale di "Fame", mentre la seconda di"Sazietà".
I recettori per queste sostanze sono concentrati in piccoli gruppi di neuroni nell'ipotalamo. Queste cellule sensibili alla grelina e alla leptina modulano l'attività di neuroni che portano alla secrezione di un particolare ormone che regola la sensazione di Fame e Sazietà.

Alcuni studi che attraverso un'analisi genetica di individui con casi estremi di obesità hanno messo in evidenza mutazioni di uno o più geni per la produzione di leptina o per il suo recettore. di conseguenza questi individui hanno uno scarso senso di sazietà dopo i pasti e sono quindi incapaci di regolare l'assunzione di cibo sulla base di segnali che non siano quelli relativi alla distensione gastrica, dolore e osmolarità plasmatica.

Sebbene non esistono al momento soluzioni farmacologiche efficaci, si spera che l'educazione a un corretto regime alimentare e a una vita attiva possano aiutare a combattere questo problema di salute pubblica sempre più comune e spesso non trattabile.

Questa non deve essere una scusa.....ma un motore per prestare più attenzione a quello che si fa e si mangia!

Marchiori M.

L'esercizio fisico migliora il tessuto celebrale


Mens sana in corpore sano non è solo un modo di dire.

Da sempre sostengo il concetto dell'importanza dell'attività fisica svolta in maniera costante in termini salutistici, concentrandomi nell'ultimo periodo soprattutto in quelli mentali.

I miglioramenti sono molteplici tra cui la MEMORIA, l'APPRENDIMENTO, DEPRESSIONE e  NEURODEGENERAZIONE. Migliora anche l'organizzazione strutturale dei neuroni con lo sviluppo della rete dendetrica e delle loro connessioni sinaptiche. Questi miglioramenti, particolarmente per l'invecchiamento, sono evidenti nell'area celebrale dell'ippocampo dove sono localizzate le funzioni cognitive e la memoria. In zone di quest'area del cervello adulto è stata anche evidenziata una nuova neurogenesi da parte di cellule staminali (neuroblasti).

A seguito dell'attività muscolare nella cellula nervosa PGC1, il quale, come avviene nel muscolo, induce la proteina di membrana da cui origina l'irisina. Questa,versata all'esterno della cellula, stimola il neurone stesso a produrre BDNF (fattore stimolante del sistema nervoso, la cui mancanza genetica può provocare deficit cerebrali).
Così il circuito tra soma e psiche risulta ormai definito.

Grazie alla continua ricerca nel settore si è in grado di capire come uno stile di vita corretto non regala una sensazione di benessere solo nel breve termine, ma è in grado di mantenere sani tutti i tessuti del nostro corpo.

E ora.... muovetevi!!

Marchiori M.

8 ottobre 2014

SIAMO OSTEOPATI?

Allo stato attuale, la professione osteopatica non è regolamentata dalla legge italiana, se non per quanto riguarda il regime fiscale rientrando nelle professioni non riconosciute.Di seguito vi riporterò le ultime novità in materia di legislazione osteopatia per fare luce su una disciplina molto discussa, ma che sta iniziando a far sentire la propria voce.


Il 25 giugno 2014, Il presidente e una delegazione del Direttivo hanno incontrato il Dott.Leonardi, direttore generale delle professioni sanitarie e delle risorse umane del servizio nazionale sanitario.
In tale occasione i rappresentanti del ROI (Registro degli Osteopati Italiani) hanno confermato l'intenzione di voler collaborare con il Ministero per il riconoscimento dell'Osteopatia come nuova professione sanitaria.

Il grande dilemma che si presenta a questo punto è: se l'Osteopatia viene riconosciuta come professione sanitaria tutti gli Osteopati possono operare come tali figure?
I Diplomati in Osteopatia provengono da diversi percorsi di Studi:
-Diplomati di Scuole superiori che svolgono un percorso di 5 anni a Tempo Pieno;
-Laureati in materie mediche, sportive e fisioterapiche che seguono un percorso di 6 anni a Tempo Parziale;
-Corsi vari.
La preparazione potrebbe essere considerata non-idonea per poter operare nel regime sanitario, soprattutto perché alcune scuole non sono controllate secondo regimi rigidi dalla legge.
Chiunque potrebbe aprire una scuola, basta che segua le normative dell'OMS.
Arrivati a questo punto il problema più importante è quello che viene chiamato Concorrenza. 
Se una legge simile fosse approvata diverse figure sanitarie si sentirebbero attaccate da figure professionali analoghe togliendo loro lavoro e anche,perché no, prestigio.

Come Studentessa del 4 anno a Tempo Parziale presso la scuola EIOM di Padova continuo a nutrire la speranza che questo percorso che si è intrapreso a livello legislativo continui raggiungendo il riconoscimento sanitario. Questo perché la scuola che sto seguendo richiede grande impegno, studio, molta pratica e altrettanto sacrificio. Le materie affrontate spaziano tra molteplici Scienze Mediche e Umane con notevoli approfondimenti. Come tale è giusto che un percorso di 6 anni possa avere il giusto riconoscimento.
La grande differenza dovrebbero farla i professionisti.
Ognuno dovrebbe comprendere il proprio limite e collaborare con altre figure professionali per raggiungere tutti lo stesso obiettivo: DONARE BENESSERE ALLE PERSONE.

Utopia o futuro?

Martina M.


18 settembre 2014

Cambiamenti fisici dell'allenamento con sovraccarichi


Quando si svolge un allenamento con sovraccarichi, il corpo risponde in diversi modi.
Gli adattamenti possono distinguersi in ACUTI E CRONICI.

Quelli “Acuti” che molto spesso possono essere definiti come “risposte”all’esercizio, sono rappresentati da cambiamenti che avvengono nel corpo durante e subito dopo una seduta di intensi esercizi.

Si definiscono “Cronici” i cambiamenti che avvengono nell’organismo dopo ripetute sedute di allenamento e persistono a lungo dopo la fine della sessione di allenamento.


Gli schemi riassumono gli adattamenti indotti dall’esercizio con un sovraccarico progressivo.
Questi comprendono cambiamenti neurologici, del tessuto muscolare e connettivo, scheletrici, metabolici, ormonali, cardioscavolari e nella composizione del corpo.
Questi adattamenti sono influenzati da altri parametri quali sesso, età e genetica.

Conclusione:
L’attività fisica comporta nell’immediato del cambiamenti fisiologici che ci permettono di migliorare il nostro stato di Benessere. Sta a ciascuno di noi impegnarsi a prendersi cura costantemente del proprio corpo per continuare a migliorare da un lato la nostra Performance e dall’altro Stare Meglio per Molto Tempo.

Martina Marchiori

8 settembre 2014

Dialogo tra due cervelli: Intestino e encefalo

Vi è mai capitato in seguito a un'emozione di paura di avere un "blocco allo stomaco"? Quando avete mal di pancia riuscite a lavorare e svolgere le vostre attività quotidiane in assoluta libertà?
E' noto quanto possono pesare lo stress, le emozioni negative sulla salute dello stomaco e dell'intestino.
Vediamone il motivo.

Nell'intestino troviamo una rete nervosa di oltre cento milioni di neuroni che gestiscono le attività enteriche e che si collegano al cervello attraverso il sistema nervoso vegetativo.
Il primo cervello può alterare il normale funzionamento del secondo, interferire con i suoi ritmi e, per questa via, disturbare la peristalsi, la produzione di acidi, di ormoni e di citochine. Ma è vero anche il contrario: le connessioni che dal cervello enterico vanno al a quello centrale sono più numerose di quelle che fanno il viaggio inverso. Questo significa che disordini intestinali possono produrre i loro effetti sul cervello centrale.

Un ruolo importantissimo viene svolto dalla SEROTONINA, una molecola conosciuta per il suo legame con la depressione. Si sa che una sua carenza può comportare depressione, tant'è che i farmaci antidepressivi moderni funzionano perché ne aumentano la sua disponibilità. Meno noto è il fatto che il 95% della serotonina viene prodotto dall'intestino
A cosa serve la serotonina nella pancia? A iniziare il riflesso peristaltico,  a mantenere il tono vascolare, insomma a regolare i movimenti e l'attività digestiva. Allo stesso tempo, funge da segnale al cervello: segnali positivi come la sazietà e negativi come la nausea.

Questo ci fa capire come una corretta alimentazione possa comportare non solo uno stato di benessere fisico, ma anche psichico. Di conseguenza, pensieri positivi ci permettono di svolgere le nostre funzioni vitali nella maniera più economica e funzionale possibile.

Ricordate che: "I farmaci curano, la dieta fa guarire" cit. Fondatore Medicina Cinese

Martina Marchiori 






28 giugno 2014

MEDICINA SPORTIVA: Lezione di storia

Ciao a tutti!Oggi vi voglio dare una lezione di storia. Quando è nata la medicina sportiva? E' una disciplina recente o se ne è parlato già secoli fa?Il primo trattato risale al 1569 scritto dal medico Girolamo Mercuriale il cui titolo è DE ARTE GYMNASTICA.

"Finchè gli uomini, ignari di laute mense e sontuosi banchetti, come pure dell'abitudine al bere in seguito a poco a poco introdotta, ebbero esigenze limitatissime, nemmeno le malattie avevano fatto la loro apparizione, al punto che se ne conoscevano persino i nomi".
Con queste parole Girolamo Mercuriale descrive la nascita della medicina, avvenuta di pari passo con l'insinuarsi dell'intemperanza fra gli uomini.
L'autore parla di storia, filosofia, dermatologia, pediatria, patologia etc. e dell'importanza nella medicina degli esercizi fisici. Anche se nell'antichità erano visti in un'ottica di preparazione militare, avevano come obiettivo la sanità e la robustezza del corpo. 
L'opera è suddivisa in sei libri e in ogni sua parte viene messo in luce un aspetto dell'arte ginnica che varia dalla costruzione degli ambienti alla parte educativa e pratica.
L'opera ci da la possibilità di come già nell'antichità si parlasse di benessere, di salute e di igiene.... è possibile che negli ultimi anni trascuriamo queste discipline? Perché ci stiamo sempre più spostando verso la patologia?
Dobbiamo impegnarci a vivere pienamente il concetto di PREVENZIONE e non di CURA. Questo deve essere fatto con costanza e attenzione.

Se volete fare un tuffo nel passato.... buona lettura.

Marchiori M.